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Foto Ermetta, Grosso e Beigua 3 ottobre 2018
Gianni, Franca
Nonostante ottobre si sia ormai lasciato alle spalle la calda estate del 2018, il tempo continua ad essere bello. Oggi è una giornata splendida e un filo di tramontana ha disegnato panorami ampi, dai colori nitidi e brillanti. Siamo a Vara, felici di fare i nonni, e oggi che siamo soli saliamo in macchina fino all'area picnic di Pian di Stella (Beigua) per andare sull'Ermetta
Nonostante ottobre si sia ormai lasciato alle spalle la calda estate del 2018, il tempo continua ad essere bello. Oggi è una giornata splendida e un filo di tramontana ha disegnato panorami ampi, dai colori nitidi e brillanti. Siamo a Vara, felici di fare i nonni, e oggi che siamo soli saliamo in macchina fino all'area picnic di Pian di Stella (Beigua) per andare sull'Ermetta
Una gita che abbiamo fatto tante volte, sempre bella, che si sviluppa in quota e affronta dislivelli modesti ricalcando, in parte, i Sentieri Napoleonici. Attraversiamo il bosco che da Pian di Stella arriva alla Sella del Beigua: stentiamo a riconoscerla perchè fino a poco tempo fa era una bella radura circondata da alberi maestosi e ora è ridotta ad uno spazio deserto con cataste di tronchi tagliati ai lati. Ma subito dopo il paesaggio torna familiare e in breve raggiungiamo il Bric Veciri ...
Una gita che abbiamo fatto tante volte, sempre bella, che si sviluppa in quota e affronta dislivelli modesti ricalcando, in parte, i Sentieri Napoleonici. Attraversiamo il bosco che da Pian di Stella arriva alla Sella del Beigua: stentiamo a riconoscerla perchè fino a poco tempo fa era una bella radura circondata da alberi maestosi e ora è ridotta ad uno spazio deserto con cataste di tronchi tagliati ai lati. Ma subito dopo il paesaggio torna familiare e in breve raggiungiamo il Bric Veciri ...
... e poi la croce dell'Ermetta
... e poi la croce dell'Ermetta
Il panorama è imponente. Oltre la pianura l'arco delle Alpi ...
Il panorama è imponente. Oltre la pianura l'arco delle Alpi ...
... e a ovest le cime dell'Appennino
... e a ovest le cime dell'Appennino
Nonostante la grande visibilità, all'orizzonte, specialmente verso il mare, i contorni si sfumano ma a nord e anche a ovest Gianni trova conferma sulla rosa dei venti delle tante cime che riconosce. Una, in particolare, lo colpisce: è Rocca la Meja, sulla quale una volta siamo saliti, facile da conquistare ma dal profilo tanto elegante che l'ho scelta per la pagina principale de "Lemiegite"
Nonostante la grande visibilità, all'orizzonte, specialmente verso il mare, i contorni si sfumano ma a nord e anche a ovest Gianni trova conferma sulla rosa dei venti delle tante cime che riconosce. Una, in particolare, lo colpisce: è Rocca la Meja, sulla quale una volta siamo saliti, facile da conquistare ma dal profilo tanto elegante che l'ho scelta per la pagina principale de "Lemiegite"
Quando arrivo sull'Ermetta leggo sempre il libro di vetta. Cerco le firme di Emilio ed Enrico, i due fratelli che da una vita salgono quassù da Varazze. Questa volta abbiamo trovato una lettera speciale che ho fotografato e vi leggo: "Il 15 maggio 2017 nell'ultima pagina del registro avevamo scritto quanto segue: probabilmente queste sono le nostre ultime firme sul M. Ermetta. Siamo entrati negli "80": il fiato si è fatto corto, le gambe stanche, la fatica tanta (negli anni "80" il percorso di salita era di 3 ore, oggi è stato di 5 ore e 30). Tutto ha un inizio e una fine. Bisogna saper accettare. Con oggi le salite al M. Ermetta (sempre andata e ritorno a piedi da Varazze) sono 1226. Al Beigua, forse qualche salita riusciremo ancora a farla: con oggi sono 2810. Un saluto ad Angelo di Piampaludo che da una vita ci ha seguito con le sue firme amichevoli. Quando non vedrai più le nostre firme, il canto primaverile del "cuculo" sarà la nostra voce. Oggi 19 maggio 2018 ce l'abbiamo ancora fatta. I profumi e i colori di dafne, violoni e orchidee, il cielo terso color cobalto, i fiocchetti di nuvole bianche, i cuculi in lontananza, il verde delicato e risplendente al sole ci circondano. La natura è intorno a noi e dentro di noi. Iniziamo un po' stanchi ma ...
Quando arrivo sull'Ermetta leggo sempre il libro di vetta. Cerco le firme di Emilio ed Enrico, i due fratelli che da una vita salgono quassù da Varazze. Questa volta abbiamo trovato una lettera speciale che ho fotografato e vi leggo: "Il 15 maggio 2017 nell'ultima pagina del registro avevamo scritto quanto segue: probabilmente queste sono le nostre ultime firme sul M. Ermetta. Siamo entrati negli "80": il fiato si è fatto corto, le gambe stanche, la fatica tanta (negli anni "80" il percorso di salita era di 3 ore, oggi è stato di 5 ore e 30). Tutto ha un inizio e una fine. Bisogna saper accettare. Con oggi le salite al M. Ermetta (sempre andata e ritorno a piedi da Varazze) sono 1226. Al Beigua, forse qualche salita riusciremo ancora a farla: con oggi sono 2810. Un saluto ad Angelo di Piampaludo che da una vita ci ha seguito con le sue firme amichevoli. Quando non vedrai più le nostre firme, il canto primaverile del "cuculo" sarà la nostra voce. Oggi 19 maggio 2018 ce l'abbiamo ancora fatta. I profumi e i colori di dafne, violoni e orchidee, il cielo terso color cobalto, i fiocchetti di nuvole bianche, i cuculi in lontananza, il verde delicato e risplendente al sole ci circondano. La natura è intorno a noi e dentro di noi. Iniziamo un po' stanchi ma ...
... contenti la via del ritorno per l'ultima volta ... M. Ermetta 1227, M. Beigua 2857. Sempre a piedi da Varazze andata e ritorno. Emilio - Enrico (i gemelli)"
... contenti la via del ritorno per l'ultima volta ... M. Ermetta 1227, M. Beigua 2857. Sempre a piedi da Varazze andata e ritorno. Emilio - Enrico (i gemelli)"
Non potevamo lasciare una lettera così, rivolta a tutti e insieme una riflessione interiore, senza risposta. Cosa abbiamo scritto? Abbiamo scritto che saranno quarant'anni che cerchiamo le loro firme sul quaderno di vetta, ogni volta ammirati e stupiti. Abbiamo scritto che anche per noi gli anni sono passati e ogni volta che torniamo sull'Ermetta pensiamo possa essere l'ultima. Eppure noi siamo partiti da vicino e anche da lontano, ma mai da Varazze. Da Varazze al Beigua sì, ci siamo andati, ma a contare bastano le dita delle due mani. Il loro record ci pare incredibile, per il numero infinito di salite, per la velocità con la quale sono state fatte, per il loro amore per la natura e per lo spirito di poesia che sanno trasmettere
Non potevamo lasciare una lettera così, rivolta a tutti e insieme una riflessione interiore, senza risposta. Cosa abbiamo scritto? Abbiamo scritto che saranno quarant'anni che cerchiamo le loro firme sul quaderno di vetta, ogni volta ammirati e stupiti. Abbiamo scritto che anche per noi gli anni sono passati e ogni volta che torniamo sull'Ermetta pensiamo possa essere l'ultima. Eppure noi siamo partiti da vicino e anche da lontano, ma mai da Varazze. Da Varazze al Beigua sì, ci siamo andati, ma a contare bastano le dita delle due mani. Il loro record ci pare incredibile, per il numero infinito di salite, per la velocità con la quale sono state fatte, per il loro amore per la natura e per lo spirito di poesia che sanno trasmettere
Percorriamo a ritroso il sentiero che dall'Ermetta porta all'Alta Via, una volta poco visibile e segnalato soltanto con delle "E" bianche ormai stinte (sicuramente opera dei due fratelli) e ora ben tracciato dopo l'apertura dei Sentieri Napoleonici. Scendendo incontriamo una famigliola di svizzeri, un bimbo biondissimo e sorridente nello zaino in spalla a papà e un altro di tre anni che sale con disinvoltura come se i monti fossero il suo terreno abituale. Non possiamo accontentarci dell'Ermetta e trascurare il vicino Monte Grosso. Poco prima di giungere alla Sella del Beigua svoltiamo a sinistra sulla larga sterrata che scende dolcemente a una sella che noi abbiamo sempre chiamato Sella del Grosso ma che in realtà porta il nome di Colle Cascina
Percorriamo a ritroso il sentiero che dall'Ermetta porta all'Alta Via, una volta poco visibile e segnalato soltanto con delle "E" bianche ormai stinte (sicuramente opera dei due fratelli) e ora ben tracciato dopo l'apertura dei Sentieri Napoleonici. Scendendo incontriamo una famigliola di svizzeri, un bimbo biondissimo e sorridente nello zaino in spalla a papà e un altro di tre anni che sale con disinvoltura come se i monti fossero il suo terreno abituale. Non possiamo accontentarci dell'Ermetta e trascurare il vicino Monte Grosso. Poco prima di giungere alla Sella del Beigua svoltiamo a sinistra sulla larga sterrata che scende dolcemente a una sella che noi abbiamo sempre chiamato Sella del Grosso ma che in realtà porta il nome di Colle Cascina
Salendo al Monte Grosso è come si aprisse un sipario: dalle antenne del Beigua ...
Salendo al Monte Grosso è come si aprisse un sipario: dalle antenne del Beigua ...
... lo scenario si allarga al Rama, al Bric Resonau, alle praterie di Ferretto, al mare che oggi sfuma nel cielo
... lo scenario si allarga al Rama, al Bric Resonau, alle praterie di Ferretto, al mare che oggi sfuma nel cielo
Il terreno si fa roccioso ...
Il terreno si fa roccioso ...
... e la vetta non è che un mucchio di sassi con su un cippo e una Madonnina
... e la vetta non è che un mucchio di sassi con su un cippo e una Madonnina
Abbiamo salutato l'Ermetta, abbiamo salutato il Grosso. Ora torniamo sui nostri passi ...
Abbiamo salutato l'Ermetta, abbiamo salutato il Grosso. Ora torniamo sui nostri passi ...
... e con un'ultima breve deviazione porgiamo il nostro saluto anche alla chiesetta del Beigua
... e con un'ultima breve deviazione porgiamo il nostro saluto anche alla chiesetta del Beigua
Concludiamo la nostra gita a Pian di Stella, punto di partenza dei Sentieri Napoleonici: il "giallo" che oggi in parte abbiamo percorso e il "rosso" che scende verso il mare
Concludiamo la nostra gita a Pian di Stella, punto di partenza dei Sentieri Napoleonici: il "giallo" che oggi in parte abbiamo percorso e il "rosso" che scende verso il mare
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