Foto Autaret 6 luglio 2019 |
Stefano, Roberto |
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L’avevo fatta cinque anni fa con mia mamma e mi era piaciuta molto; oggi l’ho ripetuta con Roberto in una giornata di tempo buono e caldo contenuto. L’ambiente è ameno e pittoresco, impreziosito dai laghi e dalle opere militari; il dislivello non è eccessivo e un comodo sentiero arriva fino in punta: sto parlando della Testa dell’Autaret, cima - per così dire - “minore” delle Alpi Marittime, posizionata sulla cresta di spartiacque che raccorda le imponenti montagne della Valle Gesso ai “tremila” della Valle Stura. La partenza è da San Bernolfo (m. 1650), minuscolo villaggio dell’alto Vallone dei Bagni (10 km sopra il fondovalle Stura) che ha una peculiarità unica in tutto il Cuneese: le sue case sono costruite in legno con la tecnica dell’incastro, alla maniera di quelle dei paesi alpini di lingua tedesca. Alle 7.35 ci mettiamo in cammino sulla rotabile sterrata ex-militare che risale a zigzag uno splendido lariceto |
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Delle buone scorciatoie permettono di accorciare sensibilmente il percorso ... |
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... e in meno di un’ora siamo al Rifugio De Alexandris-Foches al Laus (o semplicemente Laus, m. 1910) che in origine ospitava il presidio militare degli artiglieri addetti alla vicina batteria |
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Al soprastante Colletto del Laus (m. 1950) facciamo il nostro ingresso nel bel Vallone di Collalunga e, dopo aver costeggiato la sponda occidentale del Lago di San Bernolfo (m. 1913), ... |
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... attacchiamo la salita ... |
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... che ci porterà dapprima al Lago di Mezzo (m. 2282) ... |
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... e poi alla casermetta difensiva di Collalunga, caratterizzata quest'ultima dalla presenza di una prua di nave sporgente dal muro di sostegno del piazzale antistante. Sul costone che protegge la caserma, dopo le rettifiche del 1947 e dopo un'ulteriore e inaspettata modifica del 1989 a sfavore dell’Italia, corre il nuovo confine con la Francia: un confine qui tracciato in modo a dir poco irrazionale e fantasioso, con i cippi di demarcazione che abbandonano la linea di displuvio per attraversare a mezzacosta, in territorio geograficamente italiano, tutta la testata superiore del vallone |
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I cespugli di rododendro in fiore, ... |
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... le residue lingue di neve ... |
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... e l’azzurro dei laghi sono pennellate di colore tipiche di tutta la regione delle Alpi Marittime che nei mesi di giugno e di luglio, tra il Tenda e la Maddalena, indossano il loro abito più bello |
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Dal Lago di Collalunga (m. 2429) un ottimo sentiero militare sale in diagonale ... |
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... fino a raggiungere la displuviale nei pressi di una vecchia posizione trincerata, ... |
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... con il Monte Mounier che, al di là della Tinea, si erge imponente e solitario come un vulcano; ...
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... prosegue poi innalzandosi a zigzag ... |
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... su per il ripido contrafforte dell’Autaret; ... |
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... taglia infine a mezzacosta l’anticima occidentale sul versante francese ... |
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... e termina proprio sulla cima centrale della Testa dell'Autaret (la più elevata, m. 2763) |
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Sono le 10.35 e abbiamo impiegato tre ore esatte per arrivare quassù |
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Il panorama sarebbe grandioso ma oggi la foschia limita la visuale, sbiadisce i colori e sfuma i contorni, ... |
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... soprattutto quelli arditi e slanciati delle Marittime della Val Gesso |
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La discesa è piacevole e rilassante, mai monotona e mai "spaccagambe" |
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Le sponde dei laghi posti alle varie quote brulicano di escursionisti che si godono la bella giornata: ... |
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... il Lago di San Bernolfo è sicuramente quello più "popolato". Tanta gente e tanti bambini anche al Rifugio Laus: del resto il posto merita parecchio |
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Alle 13.45, dopo l'ultimo tratto all'ombra fresca dei larici, ... |
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... siamo di ritorno a San Bernolfo; così che anche questa ennesima gita fatta insieme a Roberto può essere archiviata con piena soddisfazione |