Foto Roghè 4 agosto 2019 |
Stefano |
Nota: la strada che dalle Terme di Valdieri sale al Gias delle Mosche è per buona parte in condizioni deprecabili e passa davvero la voglia di fare gite in tutta la Valle Gesso della Valletta |
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Parto dal Gias delle Mosche (m. 1591) alle 7.30 con poche idee e ben confuse. Al Pian della Casa (m. 1743) prendo la mulattiera per il Colle di Fremamorta ... |
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... e passo gran parte della salita a congetturare sui possibili itinerari e sugli eventuali anelli da percorrere |
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La nebbia improvvisa e del tutto inaspettata che prende a salire veloce dal fondovalle Gesso, invece che indispettirmi, sbroglia i miei dilemmi: ... |
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... al di là del Colle di Fremamorta (m. 2615, ore 9.40) il cielo è sgombro da nubi e una montagna dall’aspetto un po’ lunare cattura la mia attenzione. Si chiama Cime de Roguè perché adesso si trova in Francia; ma fino al 1947 era italiana, si chiamava Cima di Roghè e faceva parte delle cosiddette “terre di caccia” della corona sabauda che abbracciavano entrambi i versanti delle Alpi Marittime. E’ situata su una dorsale secondaria che si stacca dalla cresta di spartiacque presso il nodo orografico di Pagarì di Saleses (posto tra i valichi di Fremamorta e di Ciriegia) e che separa la valle del Boreone (a est) da quella di Mollieres (a ovest) |
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Per raggiungere la Roghè occorre scendere lungo la mulattiera in territorio francese ... |
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... fino a intercettare, sulla sinistra e non segnalato, un vecchio sentiero militare che taglia in direzione sud tutta la testata del vallone; ...
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... poco più in basso occhieggiano come gemme preziose alcune piccole pozze azzurre (Lacs de Fremamorte) |
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Il sentiero sale a svolte ... |
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... tra immense distese di sfasciumi ... |
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... verso la soprastante Bassa di Roghè, ... |
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... ampia insellatura (m. 2581) tra la Pagarì di Saleses (in primo piano nella foto) e, appunto, la Cima di Roghè
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Non mi resta che seguire agevolmente il detritico crestone (qualche rado ometto) ... |
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... e raggiungere così la panoramicissima vetta (m. 2705, ore 10.45). Davanti a me si distende il grande vallone di Mollieres che digrada verso ovest fino a sfociare in Val Tinea poco a sud di Isola (nel punto in cui, una volta, si trovava l’antico posto di frontiera di Ponte Negri) |
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E questo è il panorama: a nord, la Cima e il Colle di Fremamorta; ... |
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... a est, l’Argentera, la Nasta, il Baus, il Bastione, il Brocan ... |
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... la Ghiliè e, sullo sfondo, il Gelas |
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Di fronte a me, la mulattiera militare che risale a zigzag il versante francese del Colle di Fremamorta e che dovrò percorrere al ritorno per scollinare in Italia
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Eccomi dunque sul Colle di Fremamorta: ... |
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... il cielo del Piemonte si è rasserenato lasciando spazio a una magnifica giornata, non calda e leggermente ventilata |
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La discesa verso il Pian della Casa è lunga e spossante, non si arriva mai |
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Poi, dal Pian della Casa al Gias delle Mosche, ancora due chilometri abbondanti di strada sterrata con un fondo che neanche ai tempi del Re d’Italia faceva così schifo. Alle 13.40 concludo così questa bella escursione nata quasi per caso e do un arrivederci al prossimo anno alla magnifica Valle Gesso sperando che, nel frattempo, il parco si metta una mano sulla coscienza e l’altra nel portafogli e sistemi un po’ questa benedetta strada |