Foto Mussiglione 31 gennaio 2020 |
Stefano |
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Giornata solare, primaverile, l’ennesima di questo non-inverno che terminerà senza essere mai cominciato: sicuramente una delle stagioni più insipide degli ultimi trent’anni, paragonabile soltanto agli squallidi inverni del 1989-90 e del 2006-07. Eppure, per paradosso, di neve in montagna ce n’è ancora parecchia e per le località sciistiche delle Alpi (ma non degli Appennini!) è questa un’annata strepitosa: piste sempre perfette e tirate, poca spesa per l’innevamento artificiale, sabati e domeniche quasi sempre con il sole e conseguentemente grande afflusso di turisti; meglio di così ... Tutto merito delle straordinarie precipitazioni autunnali che in ottobre e in novembre hanno sconquassato le nostre strade e il nostro territorio e che allora maledimmo con tutte le nostre forze. Di neve autunnale quindi si tratta: neve resistente come la malta, dal fondo compatto e ghiacciato, che si scioglierà molto lentamente garantendo una buona riserva idrica fino a tutto maggio |
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Alla Colla di Casotto (m. 1381) un lembo dello sterminato lenzuolo di nubi che copre la Liguria e il Piemonte orientale tenta invano di scivolare nel Monregalese e mi costringe a prepararmi al freddo e all’umido. In compenso un’ultima residua lingua di neve si allunga fino al parcheggio consentendomi di partire già con le ciaspole ai piedi, nell’oscurità deprimente della fitta nebbia. Pochi minuti dopo sbuco alla luce sfolgorante del sole. Le piste battute terminano all’arrivo dello skilift del Praietto; ... |
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... la seggiovia non funziona e da qui al Berlino si incrociano soltanto le tracce degli scialpinisti. La neve è morbida, a tratti persino farinosa, molto più bella di quanto mi aspettassi
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Alle mie spalle, sul mare di nubi piatto e lucente, spunta un isolotto che non è la Gallinara ma la sommità bifida del Monte Galero
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La cresta gibbosa del Mussiglione ... |
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... e quella assai più ardita e severa dell’Antoroto mi appaiono non appena metto piede sulla spianata del Berlino (m. 1789)
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Mi appare anche la vallata del Casotto con i fianchi dell’Alpet malinconicamente spogli di neve e di colori
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Invece un manto davvero consistente ammanta le gobbe arrotondate del Mussiglione, ... |
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... addirittura orlate da spesse cornici come nelle migliori annate
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L’ultima gobba verso nord è anche la più elevata (m. 1942) ...
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... ed è un panoramico balcone affacciato sul Monregalese ...
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... e sulle Alpi di Mondovì che svettano sotto un cielo azzurro e cristallino
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Al di la della sella di Casotto, dal Cebano fino a perdita d’occhio, è invece una distesa sterminata di nuvole |
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In discesa seguo un percorso - per così dire - in “fuoripista” ... |
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... giù per il piccolo anfiteatro che si raccoglie sotto i fianchi orientali del Mussiglione |
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Qui la neve è bellissima ... |
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... come bellissimo è il paesaggio che mi circonda: un piccolo angolo di inverno |
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Con un brevissimo traverso a destra mi collego alla pista dell’ultimo skilift (quello con la curva, chiuso anche questo come la seggiovia) ... |
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... per imboccare infine, molto più in basso, la stradina battuta dal gatto ... |
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... che porta alle piste di Garessio 2000, aperte nei fine settimana |
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La “primavera” e una tiepida brezza di mare mi accompagnano nell’ultimissimo tratto di faggeta fino alla macchina dove concludo questa bella ciaspolata; sperando che non sia stata già l’ultima della stagione |