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Foto Rama 5 luglio 2020
Stefano
Salita dolce e graduale che si sviluppa per buona parte tra le faggete e le pieghe del versante nord del massiccio del Beigua. Circa una decina di anni fa questo itinerario era diventato quasi impercorribile per i massicci lavori di disboscamento che avevano sconvolto la parte bassa e trasformato la mulattiera in una pista fangosa degna del fronte greco-albanese. Con il tempo le ferite ambientali si sono rimarginate e adesso questo sentiero, gestito direttamente dall’Ente Parco che ne cura lo sfalcio e il defrascamento, è a mio avviso uno dei meglio tenuti della zona. La partenza è dal negozio di alimentari in località Buschiazzi di Piampaludo (m. 872, ore 7.50) anche se in realtà il segnavia (una crocetta gialla) inizia ufficialmente un po’ prima, presso l’antico nucleo di case che si raccoglie attorno alla chiesa parrocchiale
Salita dolce e graduale che si sviluppa per buona parte tra le faggete e le pieghe del versante nord del massiccio del Beigua. Circa una decina di anni fa questo itinerario era diventato quasi impercorribile per i massicci lavori di disboscamento che avevano sconvolto la parte bassa e trasformato la mulattiera in una pista fangosa degna del fronte greco-albanese. Con il tempo le ferite ambientali si sono rimarginate e adesso questo sentiero, gestito direttamente dall’Ente Parco che ne cura lo sfalcio e il defrascamento, è a mio avviso uno dei meglio tenuti della zona. La partenza è dal negozio di alimentari in località Buschiazzi di Piampaludo (m. 872, ore 7.50) anche se in realtà il segnavia (una crocetta gialla) inizia ufficialmente un po’ prima, presso l’antico nucleo di case che si raccoglie attorno alla chiesa parrocchiale
Si segue inizialmente una stradina asfaltata che procede in direzione est fino alla località La Costa (m. 870) dove, sulla sinistra, si stacca la mulattiera
Si segue inizialmente una stradina asfaltata che procede in direzione est fino alla località La Costa (m. 870) dove, sulla sinistra, si stacca la mulattiera
Dopo un primo tratto di discesa si entra nel bosco e superato un ruscello ...
Dopo un primo tratto di discesa si entra nel bosco e superato un ruscello ...
... si prosegue all’ombra di bellissimi faggi raggiungendo l’isolata Ca’ della Majulla (m. 844)
... si prosegue all’ombra di bellissimi faggi raggiungendo l’isolata Ca’ della Majulla (m. 844)
La mulattiera, sfalciata di recente e ben ripulita dalle frasche, sale con gradualità all’interno di una valletta ricca d’acqua che piega progressivamente a oriente per incunearsi più in alto tra la Rocca del Turnou (a sinistra) e la Cima Frattin (a destra). Trascurata la deviazione a destra per la Torbiera del Laione (tre pallini gialli), si esce allo scoperto presso un caratteristico “fiume di pietre” ...
La mulattiera, sfalciata di recente e ben ripulita dalle frasche, sale con gradualità all’interno di una valletta ricca d’acqua che piega progressivamente a oriente per incunearsi più in alto tra la Rocca del Turnou (a sinistra) e la Cima Frattin (a destra). Trascurata la deviazione a destra per la Torbiera del Laione (tre pallini gialli), si esce allo scoperto presso un caratteristico “fiume di pietre” ...
... nel vallone superiore del Rio Ferretto
... nel vallone superiore del Rio Ferretto
Oggi il clima è perfetto con caldo moderato e nessuna sensazione d’afa. Tra le praterie cosparse di massi e accarezzate da un filo di tramontana, si snoda il bellissimo sentiero, davvero piacevole da percorrere, ...
Oggi il clima è perfetto con caldo moderato e nessuna sensazione d’afa. Tra le praterie cosparse di massi e accarezzate da un filo di tramontana, si snoda il bellissimo sentiero, davvero piacevole da percorrere, ...
... mentre al di là della vasta conca pianeggiante del Prato Ferretto fanno la loro comparsa le antenne del Monte Beigua
... mentre al di là della vasta conca pianeggiante del Prato Ferretto fanno la loro comparsa le antenne del Monte Beigua
Alle 10 in punto raggiungo le bandierine bianco-rosse dell’Alta Via che corrono sul ciglio meridionale di questo piccolo altipiano
Alle 10 in punto raggiungo le bandierine bianco-rosse dell’Alta Via che corrono sul ciglio meridionale di questo piccolo altipiano
I fianchi del Bric Damè sono tutti una distesa di fioriture e di prati ancora verdissimi (cosa non affatto consueta in luglio) ...
I fianchi del Bric Damè sono tutti una distesa di fioriture e di prati ancora verdissimi (cosa non affatto consueta in luglio) ...
... mentre il cocuzzolo roccioso del Bric Resonau, sul quale spicca la bella croce di vetta, ...
... mentre il cocuzzolo roccioso del Bric Resonau, sul quale spicca la bella croce di vetta, ...
... chiude a oriente questo singolare fazzoletto di appennino ...
... chiude a oriente questo singolare fazzoletto di appennino ...
... posto praticamente “in riva al mare”
... posto praticamente “in riva al mare”
Da qui al Rama il percorso è ben noto: al crocevia del colle sud del Bric Resonau (m. 1091) si prende a destra per risalire sul filo di cresta i primi contrafforti
Da qui al Rama il percorso è ben noto: al crocevia del colle sud del Bric Resonau (m. 1091) si prende a destra per risalire sul filo di cresta i primi contrafforti
La gobba dello Sciguelo con le Alpi appena accennate sullo sfondo, ...
La gobba dello Sciguelo con le Alpi appena accennate sullo sfondo, ...
... il mare con Varazze e Savona, ...
... il mare con Varazze e Savona, ...
... l’ampia dorsale di spartiacque che prosegue verso il Reixa, ...
... l’ampia dorsale di spartiacque che prosegue verso il Reixa, ...
... la vista quasi vertiginosa su Sciarborasca e Cogoleto ...
... la vista quasi vertiginosa su Sciarborasca e Cogoleto ...
... mi accompagnano in questa breve cavalcata di crinale ...
... mi accompagnano in questa breve cavalcata di crinale ...
 ... che si conclude alle 10.30 sulla vetta del Monte Rama (m. 1148). Genova sembra ancora sonnecchiare sotto un velo di foschia
... che si conclude alle 10.30 sulla vetta del Monte Rama (m. 1148). Genova sembra ancora sonnecchiare sotto un velo di foschia
La crocetta gialla mi guiderà anche al ritorno, ...
La crocetta gialla mi guiderà anche al ritorno, ...
... alla base delle pendici della Rocca del Tournou, ...
... alla base delle pendici della Rocca del Tournou, ...
... attraverso i guadi dei corsi d’acqua che confluiscono nella valle del Rostiolo ...
... attraverso i guadi dei corsi d’acqua che confluiscono nella valle del Rostiolo ...
... e, passando per Ca’ della Majulla, ...
... e, passando per Ca’ della Majulla, ...
... fino ai Buschiazzi di Piampaludo (ore 12.20). Non è un itinerario molto frequentato nonostante la cura perfetta del sentiero e l’ottima e abbondante segnaletica: tra qui e il Prato Ferretto, sia in salita che in discesa, ho incontrato solo un signore con due bei cagnoni che sguazzavano allegramente nella pozza di un ruscello (sul crinale, invece, il solito viavai di persone e un po’ di escursionisti verso il Rama). Una bella gita
... fino ai Buschiazzi di Piampaludo (ore 12.20). Non è un itinerario molto frequentato nonostante la cura perfetta del sentiero e l’ottima e abbondante segnaletica: tra qui e il Prato Ferretto, sia in salita che in discesa, ho incontrato solo un signore con due bei cagnoni che sguazzavano allegramente nella pozza di un ruscello (sul crinale, invece, il solito viavai di persone e un po’ di escursionisti verso il Rama). Una bella gita
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