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Foto Testa di Malinvern 6 agosto 2020
Stefano
Camminata lunga e faticosa fatta in una giornata di clima ideale, con caldo moderato, aria tersa e visibilità ottima. Sul Malinvern ci torno sempre volentieri perché il percorso è molto bello, lineare e “sequenziale”: si passa dal bosco misto di latifoglie all’ampia distesa prativa del Valasco con la sua Regia Palazzina di Caccia; dalla strettoia di rocce rossastre e ferruginose che immette in Valle Scura, all’anfiteatro superiore disseminato di laghetti, con la pittoresca mulattiera lastricata e l’austera caserma; il tutto sotto lo sguardo severo di vette che sfiorano i tremila metri. Oggi lascio la macchina poco prima del ponticello delle terme (m. 1368) per non pagare il parcheggio (vivo a Tiglieto ma sono genovese) e alle 7.30 mi metto in movimento. Per raggiungere il Pian del Valasco (m. 1763) percorro l’antico sentiero reale che taglia i tornanti della strada realizzata dall’esercito negli anni trenta
Camminata lunga e faticosa fatta in una giornata di clima ideale, con caldo moderato, aria tersa e visibilità ottima. Sul Malinvern ci torno sempre volentieri perché il percorso è molto bello, lineare e “sequenziale”: si passa dal bosco misto di latifoglie all’ampia distesa prativa del Valasco con la sua Regia Palazzina di Caccia; dalla strettoia di rocce rossastre e ferruginose che immette in Valle Scura, all’anfiteatro superiore disseminato di laghetti, con la pittoresca mulattiera lastricata e l’austera caserma; il tutto sotto lo sguardo severo di vette che sfiorano i tremila metri. Oggi lascio la macchina poco prima del ponticello delle terme (m. 1368) per non pagare il parcheggio (vivo a Tiglieto ma sono genovese) e alle 7.30 mi metto in movimento. Per raggiungere il Pian del Valasco (m. 1763) percorro l’antico sentiero reale che taglia i tornanti della strada realizzata dall’esercito negli anni trenta
Dal Piano Superiore del Valasco (m. 1832) la “militare” riprende a salire in un rado lariceto ...
Dal Piano Superiore del Valasco (m. 1832) la “militare” riprende a salire in un rado lariceto ...
... finchè, superato un ruscello alimentato da una piccola cascata, si incontra una biforcazione: la diramazione di destra guadagna quota lentamente con due lunghi traversi e un tratto in galleria e venne costruita negli anni antecedenti il secondo conflitto per consentire il traino delle artiglierie; la diramazione di sinistra, che io seguo perché è più breve, è invece la vecchia rotabile del 1909, troppo pendente e dai tornanti troppo stretti per il transito dei cannoni
... finchè, superato un ruscello alimentato da una piccola cascata, si incontra una biforcazione: la diramazione di destra guadagna quota lentamente con due lunghi traversi e un tratto in galleria e venne costruita negli anni antecedenti il secondo conflitto per consentire il traino delle artiglierie; la diramazione di sinistra, che io seguo perché è più breve, è invece la vecchia rotabile del 1909, troppo pendente e dai tornanti troppo stretti per il transito dei cannoni
In ogni caso i due tracciati si ricongiungono a monte, proprio alla soglia della “porta d’ingresso” ...
In ogni caso i due tracciati si ricongiungono a monte, proprio alla soglia della “porta d’ingresso” ...
... della Val Scura
... della Val Scura
Dopo aver costeggiato la sponda settentrionale del Lago Inferiore (m. 2274), ...
Dopo aver costeggiato la sponda settentrionale del Lago Inferiore (m. 2274), ...
... la mulattiera militare, a tratti ancora perfettamente conservata, affronta la bastionata di roccioni levigati che sorregge l’anfiteatro superiore ...
... la mulattiera militare, a tratti ancora perfettamente conservata, affronta la bastionata di roccioni levigati che sorregge l’anfiteatro superiore ...
... dove si trovano l’imponente caserma (m. 2471, ore 9.50) ...
... dove si trovano l’imponente caserma (m. 2471, ore 9.50) ...
... e i Laghi Superiori di Valscura. Appena sotto la Bassa del Druos (m. 2628), seguo sulla destra tra il pietrame l’esile traccia a mezzacosta (tacche rosse) fino alla base del ripido ma facile canalino (difficoltà EE) ...
... e i Laghi Superiori di Valscura. Appena sotto la Bassa del Druos (m. 2628), seguo sulla destra tra il pietrame l’esile traccia a mezzacosta (tacche rosse) fino alla base del ripido ma facile canalino (difficoltà EE) ...
... che consente l’accesso alle balze terminali. La stanchezza comincia a farsi sentire: le gambe si stanno svuotando e il fiato è corto. Salgo in diagonale, da destra verso sinistra, serpeggiando tra massi e tracce appena accennate ...
... che consente l’accesso alle balze terminali. La stanchezza comincia a farsi sentire: le gambe si stanno svuotando e il fiato è corto. Salgo in diagonale, da destra verso sinistra, serpeggiando tra massi e tracce appena accennate ...
... fino a raggiungere un intaglio sulla cresta di confine. Gli ultimi cento metri di dislivello, ripidi e su pietrisco friabile, sono faticosissimi ...
... fino a raggiungere un intaglio sulla cresta di confine. Gli ultimi cento metri di dislivello, ripidi e su pietrisco friabile, sono faticosissimi ...
... ed è un sollievo quando, alle 10.50, metto finalmente piede in vetta (m. 2939)
... ed è un sollievo quando, alle 10.50, metto finalmente piede in vetta (m. 2939)
La vista è grandiosa ...
La vista è grandiosa ...
... e spazia dalle maggiori cime delle Marittime ...
... e spazia dalle maggiori cime delle Marittime ...
... al lontano Monviso; ...
... al lontano Monviso; ...
... mentre sotto i precipizi del versante sud si distende la testata del Vallone di Ciastiglione con i Laghi di Terra Rossa e il bacino per l'innevamento artificiale di Isola 2000 (F)
... mentre sotto i precipizi del versante sud si distende la testata del Vallone di Ciastiglione con i Laghi di Terra Rossa e il bacino per l'innevamento artificiale di Isola 2000 (F)
Il ritorno dal Malinvern è come sempre lunghissimo, eterno, estenuante: ...
Il ritorno dal Malinvern è come sempre lunghissimo, eterno, estenuante: ...
... tanto dislivello (circa 1600 metri) e soprattutto tanti chilometri lineari di discesa (quasi 14 km)
... tanto dislivello (circa 1600 metri) e soprattutto tanti chilometri lineari di discesa (quasi 14 km)
A farne le spese sono le unghie di due dita dei piedi che nei giorni successivi diventeranno nere
A farne le spese sono le unghie di due dita dei piedi che nei giorni successivi diventeranno nere
Arrivo giù a Terme di Valdieri alle 14.40 dopo più di 7 ore di cammino pressochè ininterrotto. Mi tolgo gli scarponi ed è un sollievo immenso mettere un paio di scarpe da ginnastica vecchie e sfondate come due ciabatte. Ma il sollievo dura poco: prima di Sant’Anna sono costretto ad accostare la macchina e togliere scarpe e calze perché l’alluce mi fa troppo male. Le tre ore di guida fino a casa dovrò farmele con i piedi nudi!
Arrivo giù a Terme di Valdieri alle 14.40 dopo più di 7 ore di cammino pressochè ininterrotto. Mi tolgo gli scarponi ed è un sollievo immenso mettere un paio di scarpe da ginnastica vecchie e sfondate come due ciabatte. Ma il sollievo dura poco: prima di Sant’Anna sono costretto ad accostare la macchina e togliere scarpe e calze perché l’alluce mi fa troppo male. Le tre ore di guida fino a casa dovrò farmele con i piedi nudi!
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