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Foto Rifugio Argentea 25 agosto 2020
Stefano, Chiara, Alessandro
- Guardate quanti cartelli! Noi da che parte andiamo?
- Guardate quanti cartelli! Noi da che parte andiamo?
- Non seguiamo nessuno di questi cartelli, facciamo un sentiero nuovo
- Perché facciamo un sentiero nuovo?
- E’ un sentiero che ho scoperto da poco, è molto bello
- E dove va?
- Nel bosco, tutto in piano. Passa sopra le Case Tassara e poi scende alla strada della Bucastrella. E’ bello perché ci si cammina bene, ci sono poche pietre e tanta terra battuta
- Nel bosco, tutto in piano. Passa sopra le Case Tassara e poi scende alla strada della Bucastrella. E’ bello perché ci si cammina bene, ci sono poche pietre e tanta terra battuta
- Ma da Case Tassara quando ci passiamo?
- Ci passiamo al ritorno. Al ritorno facciamo l’Alta Via
- Qui siamo sulla strada della Bucastrella
- Qui siamo sulla strada della Bucastrella
- Dove va questa strada?
- Se la segui arrivi a fino Vara
- A Vara Inferiore? Dai nonni?
- Si, però è molto lunga
- Guardate! Le mucche!
- Eh si
- CHIARA: Che mucche magre
- Papà, me lo dai un panino col salame?
- Quante mucche ... Perché iniziano a camminare?
- Quante mucche ... Perché iniziano a camminare?
- Mi sa che stanno venendo da noi. Hanno visto che mangiate e vorranno mangiare anche loro
- CHIARA: ma sono asini, non sono mucche!
- Sarà meglio andare, questi ci mangiano tutto
- Sarà meglio andare, questi ci mangiano tutto
- Cosa ci mangiano?
- I panini che avete in mano

E così, nel giro di pochi minuti, ci ritroviamo attorniati e poi letteralmente sommersi da più di trenta asini

CHIARA: Stefano, fai qualcosa! Vogliono mangiarmi lo zaino!
- Papaa ... Perché fanno così?
- Sono bravi, vogliono solo un po’ da mangiare. Aspetta che gli diamo un pezzo del tuo panino ...
CHIARA: Stefano, mandali via!
- E come faccio? Ci vorrebbe un bastone
CHIARA: E prendilo!
- E dove lo prendo qui un bastone?

Poi mi guardo intorno, stacco un ramo da un alberello e lo scuoto in aria a mo’ di frustino. Gli asini più vicini si girano di scatto e trottano via di alcuni metri; gli altri li seguono. Noi ci rimettiamo frettolosamente in cammino, con il sottoscritto di retroguardia a sventolare il rametto per tenerli a distanza
- Ora posso mangiare il mio panino col salame?
- Ora posso mangiare il mio panino col salame?
- Col salame non c’è più, se lo sono mangiati gli asini
- CHIARA: Tieni il panino con la coppa
- Ale, hai avuto paura?
- No ... Papà, sta arrivando di nuovo un asino
- CHIARA (rivolta a me): Dove l’hai messo il ramo?
- CHIARA (rivolta a me): Dove l’hai messo il ramo?
- Non lo trovo più, l’avevo posato per terra. Aspetta che faccio una foto ad Alessandro con l’asinello
- Papaa ...!

Alessandro, spaventato, fa un passo all’indietro compiendo un ruzzolone con capriola giù dal masso. Per fortuna non si fa nulla ma scoppia a piangere lo stesso. Io ritrovo il rametto e lo faccio sibilare: l’asino solitario torna dai suoi consimili

- Ti sei fatto male?
- Siii!
- Dove ti sei fatto male?
- Al sederino!
- Dai che non hai niente

Basta dargli un pizzicottino e gli scappa subito da ridere. La piccola avventura si è conclusa senza danni
Dalla sterrata della Bucastrella prendiamo a sinistra un sentiero (palina con indicazione “Rifugio Argentea”) che sale verso il crinale
Dalla sterrata della Bucastrella prendiamo a sinistra un sentiero (palina con indicazione “Rifugio Argentea”) che sale verso il crinale
- Guardate! Ecco là il Rifugio Argentea. Ale, lo vedi?
- Guardate! Ecco là il Rifugio Argentea. Ale, lo vedi?
- Si. Quanto manca?
- Poco, ormai siamo quasi arrivati
- Ma qui come si chiama?
- Ma qui come si chiama?
- Si chiama Passo Crocetta, come il passo sopra casa nostra
- Papà, quel monte là come si chiama?
- Papà, quel monte là come si chiama?
- Quello è il Monte Rama e laggiù in fondo c’è Savona
- Quello è il Monte Rama e laggiù in fondo c’è Savona
- Tu ci sei già stato sul Monte Rama?
- Si, tante volte
- Voglio andare sul Monte Rama!
- Adesso no, è troppo lunga. Ti ci porto a settembre
- Da dove si passa per andare al Monte Rama?
- Si può partire da un sacco di posti, anche da Vara. Noi ci andiamo da Pratorotondo che è un po’ più vicino
- E da Vara?
- Da Vara quando sarai un po’ più grande
- Papà, guarda chi c’è!
- Papà, guarda chi c’è!

Io, che sono un po’ miope, vedo avvicinarsi un signore che mi sembra mio papà ma non ne sono sicurissimo; anche perché qui al rifugio non me lo aspetto proprio

- C’è il nonno Gianni!
GIANNI (rivolto ad Alessandro): Ciao Ale, sono venuto a trovarti
GIANNI (rivolto ad Alessandro): Ciao Ale, sono venuto a trovarti
- Dove sei passato?
GIANNI: Vengo da Vara
- E la nonna Franca?
GIANNI: La nonna Franca era con me ma si è fermata un po’ più sotto
- Come mai si è fermata?
GIANNI: Deve stare attenta al ginocchio. In salita cammina bene ma in discesa fa ancora un po’ di fatica
E così, dopo aver fatto uno spuntino e dopo aver salutato mio papà che ci ha fatto una gradita sorpresa, prendiamo la strada del ritorno
E così, dopo aver fatto uno spuntino e dopo aver salutato mio papà che ci ha fatto una gradita sorpresa, prendiamo la strada del ritorno
A differenza dell’andata, seguiamo ora le bandierine bianco-rosse dell’Alta Via ...
A differenza dell’andata, seguiamo ora le bandierine bianco-rosse dell’Alta Via ...
... che al Passo Vaccaria abbandonano il crinale per deviare, sul versante padano, verso Casa Tassara
... che al Passo Vaccaria abbandonano il crinale per deviare, sul versante padano, verso Casa Tassara
Su questo tratto di sentiero io e Alessandro ci divertiamo a scendere a scavezzacollo. Lo sprono in continuazione, tenendolo ben saldo per il braccio: “Attento a questo masso! Attento a quel salto! Un altro masso, un salto! Stoop! Non cadere che qui ci sfasciamo! Aiuto, non riesco a fermarmi!”. E Alessandro non smette più di ridere; e quando le gambe non lo sorreggono, si lascia cadere per terra (dolcemente, perché lo tengo sempre forte) e ride a crepapelle
Su questo tratto di sentiero io e Alessandro ci divertiamo a scendere a scavezzacollo. Lo sprono in continuazione, tenendolo ben saldo per il braccio: “Attento a questo masso! Attento a quel salto! Un altro masso, un salto! Stoop! Non cadere che qui ci sfasciamo! Aiuto, non riesco a fermarmi!”. E Alessandro non smette più di ridere; e quando le gambe non lo sorreggono, si lascia cadere per terra (dolcemente, perché lo tengo sempre forte) e ride a crepapelle
Arriviamo a Casa Tassara “quasi ruzzolando” con Alessandro tutto impolverato
Arriviamo a Casa Tassara “quasi ruzzolando” con Alessandro tutto impolverato
- Mamma, ti è piaciuta la gita di oggi?
- Mamma, ti è piaciuta la gita di oggi?
- CHIARA: Certo che mi è piaciuta
- E’ stata proprio bella, mi è piaciuta veramente tanto
- CHIARA: Bene, son contenta. Sei stato molto bravo
- Papà, ho un’idea. Che ne dici se adesso andiamo a Badia a dare da mangiare ai pesciolini?
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