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Foto Rama 27 febbraio 2021
Stefano, Chiara, Alessandro
Ultimo fine settimana di un febbraio molto mite (se si esclude la brevissima ondata gelida a metà mese) che ha fatto da contraltare a un dicembre e a un gennaio indiscutibilmente freddi e nevosi. Nel primissimo pomeriggio di sabato saliamo in macchina a Pratorotondo per portare Alessandro sul Rama. Il tempo è buono ma non buonissimo, nel senso che non ci sono nuvole ma neanche panorama: tira infatti una tramontana tesa e “sporca”, non fredda ma carica di foschia, comunque fastidiosa
Ultimo fine settimana di un febbraio molto mite (se si esclude la brevissima ondata gelida a metà mese) che ha fatto da contraltare a un dicembre e a un gennaio indiscutibilmente freddi e nevosi. Nel primissimo pomeriggio di sabato saliamo in macchina a Pratorotondo per portare Alessandro sul Rama. Il tempo è buono ma non buonissimo, nel senso che non ci sono nuvole ma neanche panorama: tira infatti una tramontana tesa e “sporca”, non fredda ma carica di foschia, comunque fastidiosa
Al riparo dal vento si sta bene, fa quasi caldo; ...
Al riparo dal vento si sta bene, fa quasi caldo; ...
... ma quando si esce allo scoperto occorre coprirsi bene perché l’aria ti entra dappertutto
... ma quando si esce allo scoperto occorre coprirsi bene perché l’aria ti entra dappertutto
Un grosso nevaio sul versante del mare è la palese testimonianza che le stagioni esistono ancora, gli inverni pure, e che la fine del mondo può ancora aspettare
Un grosso nevaio sul versante del mare è la palese testimonianza che le stagioni esistono ancora, gli inverni pure, e che la fine del mondo può ancora aspettare
Alessandro è attratto dai cartelli, siano essi paline dell’Alta Via o pannelli esplicativi del Parco del Beigua: si ferma, ci chiama e si fa leggere tutto quello che c’è scritto
Alessandro è attratto dai cartelli, siano essi paline dell’Alta Via o pannelli esplicativi del Parco del Beigua: si ferma, ci chiama e si fa leggere tutto quello che c’è scritto
Al colle sud del Bric Resonau vuole sapere tutto: dove si va a sinistra, dove si arriva se si prende il sentiero che scende giù dritto, dove è il Monte Rama ... “Che bel posto!”, esclama soddisfatto
Al colle sud del Bric Resonau vuole sapere tutto: dove si va a sinistra, dove si arriva se si prende il sentiero che scende giù dritto, dove è il Monte Rama ... “Che bel posto!”, esclama soddisfatto
Già, come dargli torto?
Già, come dargli torto?
Peccato solo che la foschia limiti grandemente il panorama ma Alessandro non sembra curarsene: ...
Peccato solo che la foschia limiti grandemente il panorama ma Alessandro non sembra curarsene: ...
... gli interessa soltanto sapere quanto manca ancora alla cima perché gli abbiamo promesso che sul Rama può mangiare merendina e cioccolata. “Siamo quasi arrivati”, gli ripeto per la decima volta. “Vedi il boschetto lassù in punta? Dietro agli alberi c’è la croce” (in realtà le croci sono due)
... gli interessa soltanto sapere quanto manca ancora alla cima perché gli abbiamo promesso che sul Rama può mangiare merendina e cioccolata. “Siamo quasi arrivati”, gli ripeto per la decima volta. “Vedi il boschetto lassù in punta? Dietro agli alberi c’è la croce” (in realtà le croci sono due)
In vetta vorrebbe giocare a nascondino. “Qui non si può”, gli diciamo. “Ci sono rocce dappertutto, è pericoloso. Piuttosto andiamo a fare due scivolate sul nevaio di Casa della Miniera”
In vetta vorrebbe giocare a nascondino. “Qui non si può”, gli diciamo. “Ci sono rocce dappertutto, è pericoloso. Piuttosto andiamo a fare due scivolate sul nevaio di Casa della Miniera”
La neve gli piace. Quest’inverno ne ha vista tanta per parecchie settimane di fila e quasi tutti i giorni usciva fuori a giocarci. Ci cammina sopra disinvolto ...
La neve gli piace. Quest’inverno ne ha vista tanta per parecchie settimane di fila e quasi tutti i giorni usciva fuori a giocarci. Ci cammina sopra disinvolto ...
... e se scivola si mette a ridere
... e se scivola si mette a ridere
Per effetto della “zona arancione” sono pochissime le persone incrociate oggi sull’Alta Via e pochissime le macchine anche a Pratorotondo. Se un anno fa, esattamente in questo periodo, il sentimento più diffuso era l’angoscia ma anche la volontà di uscirne al più presto, adesso sono la rassegnazione e un senso generale di scoramento a dominare lo spirito della gente. La lotta al virus è come la guerra del ‘15: è una guerra di posizione, di pazienza, di logoramento, di offensive sterili e inconcludenti; e la fine appare ancora molto lontana
Per effetto della “zona arancione” sono pochissime le persone incrociate oggi sull’Alta Via e pochissime le macchine anche a Pratorotondo. Se un anno fa, esattamente in questo periodo, il sentimento più diffuso era l’angoscia ma anche la volontà di uscirne al più presto, adesso sono la rassegnazione e un senso generale di scoramento a dominare lo spirito della gente. La lotta al virus è come la guerra del ‘15: è una guerra di posizione, di pazienza, di logoramento, di offensive sterili e inconcludenti; e la fine appare ancora molto lontana
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