Foto Beigua 25 aprile 2021
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Stefano, Alessandro |
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Finalmente una bella giornata di sole dopo un aprile freddo e perturbato. E’ l’occasione propizia per portare Alessandro sul Beigua, la montagna irta di antenne che vede sempre in lontananza dalla finestra del salotto e sulla quale non è mai stato |
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Per la salita scegliamo il comodo sentiero segnato con i tre pallini gialli che si stacca dalla strada per Pratorotondo, poco oltre la Torbiera del Laione, ... |
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... e che passa a lato del grande faggio secolare di Cian du Nì
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Camminiamo sopra un tappeto di foglie secche e di rami spezzati dalla tanta neve caduta nell’inverno. Alessandro si ferma a ogni passo per raccogliere i legnetti un po’ ricurvi: vorrebbe portarseli tutti sul Beigua per poi lanciarli a mo’ di boomerang. Per convincerlo a desistere gli propongo il gioco dello skilift che consiste nel “trainarlo” con un ramo necessariamente lungo e resistente che lui tiene in mezzo alle gambe proprio come un piattello. Accetta con entusiasmo ... |
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... e in tal modo riusciamo a riacquistare un discreto ritmo
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Mentre più in basso sui faggi cominciano a spuntare le prime timide foglioline, tenere e verdissime, qui in prossimità del crinale gli alberi si stagliano ancora completamente spogli nell’azzurro del cielo
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Le bandierine bianco-rosse dell’Alta Via galvanizzano Alessandro che adesso vuole arrivare in fretta dalle antenne. “Quanto manca?”, chiede in continuazione
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“Guarda Savona laggiù, guarda il mare” gli dico, ma lui niente: ...
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... per Alessandro nulla è paragonabile allo spettacolo di questi superbi tralicci. “Sono bellissimi” ripete incantato, “sono belli da impazzire!” |
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Raggiunta la chiesetta si siede impaziente: “Papà, ora mi puoi dare il panino con il prosciutto e il formaggio, l’Oro Ciok, il pasticcino con la meringa e l’acqua frizzante? Ho una fame che non ti posso dire”. Penso che se adesso gli rispondessi di no - solo per fargli uno scherzo - le sue guance colorite sbiancherebbero all’istante
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Al ritorno seguiamo il percorso della X gialla. “Papà, giochiamo ad attenti alle pietre?” |
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Questo “gioco” consiste nell’affrontare una discesa a passo svelto, quasi di corsa, tenendo Alessandro saldamente per mano (stringendogliela con decisione, di modo che non cada) e gridandogli: “Attento! Salta!”, ogniqualvolta lungo il sentiero ci sia un pietrone o un salto da oltrepassare |
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Arriviamo in fondo sudati fradici ma sani, con Alessandro che si è divertito un mondo. E’ stato un bel test anche per il mio femore “chiodato” e sono contento di non aver avvertito il benchè minimo fastidio
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“Allora, ti è piaciuto il giro che abbiamo fatto?”. “Si, mi sono divertito un sacco. Papà, oggi è primavera, vero? Non è più inverno?”. “Si, oggi finalmente è primavera. E speriamo che duri”
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