Foto Rocca della Marasca (sperone N-O) 23 giugno 2021
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Stefano |
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Partenza da Martina Olba (m. 484) nel tardo pomeriggio di una giornata variabile, con il tempo in rapido miglioramento dopo una breve parentesi di cielo coperto e di pioggia leggera. A lato del deposito dei mezzi comunali, imbocco il sentiero (palina) che in pochi minuti conduce alla nuova panchina gigante pitturata di un bell’arancione luminoso e posizionata su un terrazzino panoramico proprio in faccia al paese |
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A pochi metri dalla panchina ...
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... passa il vecchio tracciato F.I.E. Martina-Faiallo segnato con due crocette gialle. Questo tratto di mulattiera, che oggi ripercorro dopo ben 34 anni (l’ultima volta fu nel 1987!) e che è tuttora in ottime condizioni, venne abbandonato dalla F.I.E. molti anni fa a seguito di uno smottamento che interessò il ripido pendio sopra il ponte della provinciale sul Rio della Notte, presso il quale era situata la partenza |
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Da allora le crocette gialle seguono integralmente la stradina asfaltata del Maraschino fino al culmine della salita, dove poi si svolta a sinistra su di una sterrata (palina). Adesso, con l’apertura del nuovo sentiero per la panchina gigante che permette di evitare la zona franosa, si potrebbe ripristinare il percorso originario sicuramente molto più bello del monotono asfalto |
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L’antica mulattiera acciottolata, ...
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... a tratti quasi perfettamente conservata, ... |
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... si insinua con pendenza moderata nell’ombreggiato vallone del Rio della Notte |
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Poco prima di raggiungere e di attraversare il corso d’acqua, si incontra un bivio piuttosto evidente: abbandono adesso le crocette gialle per prendere sulla destra un’altra mulattiera ben tracciata (ma non segnata) che procede nella direzione quasi opposta in leggerissima ascesa. Al termine della salita e in vista di un’antica casa situata poco più in basso nel bosco, svolto a sinistra di novanta gradi per rimontare tra faggi e castagni un tratto di pendio senza sentiero; finchè, alla base di una parete rocciosa, incontro gli ometti e i bolli rossi ormai sbiaditi della “via normale” allo sperone nord-ovest della Rocca della Marasca. La salita è avventurosa: ...
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... si deve strisciare dapprima all’interno di un “sottopasso” creato da un macigno incuneato tra due rocce; ...
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... successivamente occorre innalzarsi con attenzione all’interno di una grossa spaccatura (difficoltà F) ... |
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... al culmine della quale si mette finalmente piede sulla crestina di vetta (m. 910) |
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Questa prua rocciosa rivolta a occidente, sopra cui spiccano il vessillo nazionale e una croce di legno massiccio, ... |
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... sembra fendere un mare tutto verde increspato da boscosi cavalloni |
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In discesa seguo integralmente gli ometti e la traccia della “via normale” che vanno a sbucare sulla comunale di Vassuria sul versante sud della Marasca
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Dopodichè mi dirigo a sinistra sull’itinerario San Pietro-Faiallo (cerchio giallo) ... |
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... e lo percorro fino alla Colla della Vassuria (m. 894)
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Non mi resta che iniziare a scendere verso Vara Inferiore dove mi aspetta Alessandro che in questo momento starà cenando dai miei genitori. La memoria mi gioca un brutto scherzo e non riesco a individuare il sentiero che porta giù al bar ristorante di Vara Superiore: del resto saranno trascorsi oltre trent’anni dall’ultima volta che l’ho fatto |
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Decido allora di passare per Case Mondamito, ... |
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... Casa Mrizu (dove nell’erba alta raccolgo un bel po’ di zecche) e Case Brescia, ... |
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... e calare così dall’alto su Vara Inferiore (m. 672) mentre il sole del solstizio illumina ancora il malconcio campanile della chiesa di San Giovanni Gualberto
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