Foto Rama 8 gennaio 2022
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Stefano, Roberto |
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Ci incamminiamo io e Roberto da Pratorotondo (m. 1108) alle 9.15, nell’aria pungente di una bella mattinata invernale ...
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... e percorriamo l’Alta Via, a tratti coperta da lastroni di ghiaccio, ... |
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... fino al Piano del Bric Damè e più oltre ... |
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... fino al Riparo di Cima del Pozzo (m. 1103, ore 10.40). Qui una palina segnaletica gialla fiammante indica l’inizio del nuovo itinerario di raccordo tra il crinale e la Fonte Spinsu, presso Casa Carbunea
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Questo sentiero che era quasi scomparso, divorato dalla vegetazione, è stato recentemente recuperato ...
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... e perfettamente ripristinato dal CAI di Arenzano ... |
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... e discende in diagonale, con pendenza moderata e costante, ... |
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... l’assolato pendio che si affaccia sul selvaggio vallone del Rio Lerca. Alla Fonte Spinsu (m. 935) incrociamo la grande mulattiera segnata con la A rossa in campo bianco ... |
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... che, oltrepassata l’ex casermetta della Milizia Forestale (Casa Carbunea), inizia il suo tormentato e spettacolare aggiramento a mezzacosta dei contrafforti del Rama
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Alcuni angoli particolarmente aspri e scoscesi ricordano un po’ i paesaggi alpini delle Liguri ... |
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... con le loro imponenti bastionate calcaree
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Al passo Camulà (m. 790, ore 12) abbandoniamo la mulattiera che scende verso Lerca e Sciarborasca e attacchiamo la Direttissima del Monte Rama ...
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... sotto un magnifico cielo “d’alta montagna” e un sole radioso che riscalda questa salita ripida e spettacolare
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Le tacche rosse si susseguono con regolarità e si inisinuano con un sapiente zigzag in questo dedalo di rocce ...
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... mentre all’orizzonte si schiude tutto d’un tratto il panorama della catena alpina
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Un passo alla volta ... |
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... ci avviciniamo al culmine dell’ascesa ... |
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... e alle 12.55 sbuchiamo in vetta al Rama (m. 1148), dove la croce abbattuta fino a soli pochi giorni fa è già stata prontamente riposizionata |
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Rispetto a quando siam partiti, la tramontana è adesso decisamente rinforzata e ci gela la faccia. Sullo sfondo di levante, discretamente innevata, si staglia la catena dall’Ebro all’Antola ...
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... mentre assai più lontane si intravedono di sfuggita le cime imbiancate dell’Appennino Tosco-Emiliano |
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Il ritorno a Pratorotondo è breve ma, essendo tutto un percorso di crinale, ...
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... la parte destra del nostro corpo esposta al vento viene costantemente percossa da raffiche sempre più gelide e insistenti
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Alle 14 in punto concludiamo a Pratorotondo questa bella gita, con il nuovo tratto di sentiero tra Cima del Pozzo e Fonte Spinsu che ci ha permesso di disegnare un anello molto vario e divertente in uno degli angoli più suggestivi del Parco del Beigua
Post Scriptum di lunedi 17 gennaio 2022. E’ di venerdi scorso la notizia che i ministeri delle politiche agricole e della salute, per contrastare la cosiddetta peste suina, abbiano emesso di comune accordo un’ordinanza che vieta qualsiasi attività all’aperto su tutti i sentieri di buona parte delle province di Genova, di Savona e di Alessandria: pressappoco un grande quadrilatero - di tirannica e asburgica memoria - piantato nel cuore dell’Appennino Ligure tra Albisola, l’Acquese, la Val Curone e il Golfo Paradiso. Una faccenda del genere, fino a qualche anno fa, non sarebbe stata buona neppure per un pesce d’aprile: troppo inverosimile, chi mai ci avrebbe creduto! Oggi, di fronte a una così sfacciata compressione delle libertà individuali, si piega la testa o al più si strepita su Facebook: e ciò mi lascia francamente stupefatto
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