Terza giornata sugli sci per Alessandro ancora a Prato Nevoso, mentre l’inverno sta scivolando via malinconicamente senza provare nemmeno a dare il classico colpo di coda: le giornate si allungano e il sole diventa sempre più aggressivo. La neve caduta quattro giorni fa si è già sciolta, e quella artificiale che da dicembre ricopre eroicamente le piste mostra segni di vecchiaia e di estrema sofferenza

Oggi in quota c’è veramente un caldo esagerato; ...

... in basso invece una pesante cappa di nubi ristagna opprimente su tutta la pedemontana piemontese. Le Alpi Cozie sono scure, molto più scure delle Liguri, soprattutto a nord del Monviso; ...

... eppure, in tutta questa desolazione, si riesce ancora a sciare più che dignitosamente

Alessandro ha replicato il “programma” della volta precedente: dalle 9 alle 10 ha preso qualche tapis roulant insieme a me; poi dalle 10 a mezzogiorno ha fatto due ore di lezione sulla pista della seggiovia; quindi picnic sulla neve con Chiara che ci ha fatto trovare pizze e baci di dama. Il sole è caldissimo nonostante il cielo sia velato e dobbiamo toglierci giacche e berretti per non sudare. Ma all’improvviso intorno alle 13.30, inaspettata per tutti, una cornice di nebbia si affaccia alle nostre spalle sul ciglio della conca. Senza dare nell’occhio ha risalito l’incassato vallone del Maudagna ...

... e ora, in appena una manciata di minuti, dilaga prendendo possesso di tutto l’anfiteatro del Prel. Io e Alessandro facciamo ancora in tempo a fare qualche pista del campo scuola, poi decidiamo che per oggi può bastare: abbiamo passato un’altra bella giornata di sci