Foto anello del Bric Riondo 12 giugno 2022
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Stefano, Roberto |
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Giro avventuroso e a tratti davvero spettacolare nell’alta Val Cerusa, in luoghi inaspettatamente selvaggi, quasi sperduti, pochissimo o per nulla frequentati dagli escursionisti. Partiamo dal Passo del Faiallo (m. 1061, ore 7.50) in una splendida mattinata di sole e in breve scendiamo al Passo della Cerusa (m. 931) tagliando i due tornanti della provinciale |
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Una palina di legno posta sul ciglio della strada con l’indicazione per Case Soggi e Fiorino segnala l’inzio del sentiero altrimenti poco evidente a causa dell’erba alta. Nel settembre 2020, quando ho percorso questo anello per la prima volta, tutta la mulattiera dalla strada del Faiallo fino al Pian della Biscia era stata appena decespugliata; in meno di due anni la vegetazione ha ripreso il pieno possesso del territorio ... |
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... e individuare ora l’ingresso del sentiero nell’intricato boschetto di noccioli sotto i ruderi di Casa Piccardi non è per nulla banale: noi l’abbiamo azzeccato al primo tentativo semplicemente perché ricordavo molto bene questo tratto. Dopo il guado del Cerusa nel quale - nonostante la perdurante siccità - scorre ancora una discreta quantità d’acqua, la traccia diviene più evidente ... |
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... e con percorso a mezzacosta attraverso le innumerevoli rughe e gli anfratti della montagna si porta progressivamente sul fianco destro orografico della Val Cerusa
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Laggiù in fondo al “canyon” il torrente si apre faticosamente la via verso Voltri con una ritmica successione di cascatelle e laghetti, e sembra suggerirci: “Perché non venite a esplorarmi?”
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Dopo i ruderi di Casa Spravè (m. 560 circa), dove il tempo sembra essersi cristallizzato a più di cent’anni fa, la valle si allarga sensibilm |
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... ma l’ambiente rimane integro e selvaggio, ... |
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... con imponenti risalti rocciosi sopra di noi e profondi burroni sotto
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Al Pian della Biscia (m. 550, ore 10) abbandoniamo il sentiero (che termina poche centinaia di metri più avanti a Case Soggi di Fiorino) ... |
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... e attacchiamo senza indugi l’imponente costone ...
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... che si salda, 650 metri più in alto, allo spartiacque tirrenico-padano presso Cima Faiallo
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Un’esile traccia segue abbastanza fedelmente la linea di cresta in un ambiente che a dispetto della bassa quota ricorda un po’ gli alti crinali dell’Appennino Reggiano
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Davanti a noi rimane soltanto da superare il Bric Riondo ...
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... il cui esiguo terrazzino sommitale (m. 978) è segnalato da una essenzialissima croce fatta di due bastoni di legno
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Il belvedere panoramico di San Gioachin, dove passa la mulattiera Gava-Faiallo segnata con i due pallini rossi, è ormai vicino; e visto che è ancora presto e che non c’è assolutamente quel caldo catastrofico che i vari siti meteo avevano preconizzato, ...
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... ne approfittiamo per una veloce puntata al Monte Reixa (m. 1183, ore 12) ...
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... dove l’estate scorsa sono stati collocati una nuova croce e una nuova Madonnina |
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Alle 12.40 siamo di ritorno al Faiallo dopo quasi 5 ore di cammino pressochè ininterrotto. Questo anello si è dimostrato ben meritevole di essere ripetuto e mi chiedo come mai un itinerario così bello non venga adeguatamente sistemato, dotato di segnavia e reclamizzato dal Parco del Beigua |