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Foto Rifugio Cesare Battisti 6 agosto 2022
Stefano, Chiara, Alessandro
Settimana di vacanza a Civago nell’Appennino Tosco-Emiliano (Villa Minozzo - RE), ai margini dei boschi secolari dell’Abetina Reale e ai piedi dell’imponente catena del Cusna. Anche quest’anno torniamo quassù per rivedere Calizzo e la casa dei miei nonni, dove durante la guerra è nata mia mamma e dove in gioventù ho passato tante belle estati. All’Albergo Val Dolo di Civago ci trattano benissimo e anche il tempo, inizialmente imbronciato e a tratti piovoso, migliora progressivamente regalandoci fresche e ventilate giornate di sole e la fine del grande caldo.
La prima gita la facciamo nell’Abetina Reale, a due passi dall’albergo. Partiamo dalle ultime case di Civago (m. 1046) alle 8.30 sotto un bel cielo azzurro ma già con i primi batuffoli di nubi indicatori di un probabile peggioramento. Seguiamo il sentiero 605A che passa per il Rifugio San Leonardo (m. 1240) e che risale per un buon tratto la sponda destra del Dolo tra abeti bianchi e faggi secolari e maestosi.
Al Rifugio Segheria (m. 1410, ore 10.45) Chiara e Alessandro si fermano mentre io proseguo veloce per il Rifugio Battisti tra il borbottare dei primi tuoni di un temporale ancora lontano. All’uscita del bosco poco sotto il Passo di Lama Lite (variante 605C) cadono le prime gocce di pioggia ma il tempo sembra reggere.
Alle 11.35 raggiungo il Rifugio Cesare Battisti (m. 1761) che non vedevo da undici anni, e dopo mezz’ora sono già di ritorno da Chiara e Alessandro mentre il sole fa nuovamente capolino tra i nuvoloni.
Decidiamo così di pranzare all’aperto e facciamo appena in tempo a consumare tre bei piatti di pastasciutta che si scatena il nubifragio: fulmini, saette e fuggi fuggi generale! Mentre tutti danno l’assalto al rifugio, noi troviamo riparo in una legnaia un po’ defilata: nessuno l’ha notata e così ci stiamo larghi e comodi per tutta la durata del temporale. Fortunatamente alle 13.15 smette di piovere e così possiamo prendere la via del ritorno.
In discesa seguiamo il sentiero 605 che tiene sempre la sinistra del Dolo e che risulta leggermente più breve e diretto della variante 605A percorsa all’andata. L’avventura è piaciuta molto ad Alessandro e anche la gita è stata molto bella
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