Foto Baussetti 11 febbraio 2023 |
Stefano, Roberto |
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Gita bellissima ma lunga e faticosa per l’assenza di qualsiasi traccia di sci o di ciaspole e per il manto farinoso e cedevole durante tutto il percorso di salita. L’innevamento è mediamente buono e cioè abbondante nei versanti in ombra ma piuttosto scarso e in via di scioglimento nelle zone maggiormente esposte al sole. Posteggiamo la macchina presso la Cappella di San Rocco (m. 984, ore 8.45) a poche centinaia di metri dal borgo di Valcasotto e con le ciaspole ai piedi ci incamminiamo lungo la strada innevata che corre a lato del Rio di Moscardina. La giornata è pienamente invernale, tersa e luminosa, colorata solo dal bianco candido della neve e dall’azzurro intenso del cielo. Presso un bivio trascuriamo l’itinerario di sinistra per il Rifugio Manolino e, attraversato il corso d’acqua su di un ponticello, saliamo tra antichi castagneti ...
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... fino alla solitaria borgata di Tagliante (m. 1168) posta a cavaliere di un’insellatura secondaria
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Da qui in avanti la salita si fa per noi decisamente più impegnativa: ...
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... percorriamo dapprima un buon tratto in ombra su una pista forestale abbastanza pendente e successivamente procediamo a zigzag su per la dorsale dove negli ultimi anni, tra i faggi e le betulle, è cresciuta una boschina bassa e disordinata nella quale ci districhiamo a fatica |
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Un sole splendente ci accoglie all’uscita del bosco mentre nel cielo si staglia il bianchissimo crestone della Baussetti
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Raggiunta una dettagliata palina segnaletica, lasciamo a destra la diramazione per il Gias Valletta Piccola (che percorreremo al ritorno) ... |
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... e proseguiamo a mezzacosta fino all’alpeggio di Cella della Valletta (m. 1670, ore 11.45) ...
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... posto in posizione panoramica alla base di un piccolo anfiteatro
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Dal gias attacchiamo con decisione il ripido pendio soprastante ... |
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... per sbucare sulla grande dorsale che separa la Val Casotto dal profondo solco del Corsaglia. Su questa spianata si trovano i resti (ora coperti di neve) di una ridotta a forma di stella eretta con muri a secco dalle truppe sarde durante l’aspra guerra di montagna combattuta nel 1794-95 contro i soldati francesi dell’armata d’Italia, prima che Napoleone ne assumesse il comando nel 1796 |
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Procediamo adesso sopra un abbacinante tappeto di neve a tratti gelata, a tratti farinosa, ... |
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... mentre il panettone sommitale della Baussetti si avvicina con una lentezza esasperante
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Finalmente dopo quattro ore di salita siamo in vetta (m. 2002, ore 12.45) |
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L’aria è fredda ma fortunatamente non c’è vento e il sole di febbraio comincia a far percepire il suo tepore |
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A sud la dorsale si restringe sensibilmente trasformandosi in una cresta affilata che precipita sul sottostante Passo della Valletta e sull’assolato ripiano dei Lamazzi
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In discesa filiamo giù rapidissimi e prima di Cima Robert deviamo a destra per cercare una nuova linea di discesa |
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Dal ciglio dell’anfiteatro ci lanciamo giù lungo la massima pendenza tra distese immacolate e sfolgoranti di luce, ... |
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... e con una picchiata entusiasmante ...
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... raggiungiamo in un batter di ciglia il Gias Valletta Piccola (m. 1660)
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La neve è ancora molto bella nel bosco che scende verso la sella di Tagliante ...
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... mentre tra l’antico borgo e il ponticello sul Rio Moscardina il manto ha ormai ceduto di schianto: quaggiù il sole picchia forte e un po’ di zoccolo sotto le ciaspole è inevitabile |
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Ma ormai manca poco e alle 15.30 facciamo ritorno alla macchina stanchi nelle gambe e riposati nello spirito
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