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Foto Alta Via (tra Pratorotondo e Beigua) 5 marzo 2023
Stefano, Alessandro
Settimana nient’affatto noiosa quella appena trascorsa. Lunedi: nevicata, forse la migliore dell’inverno; alla sera influenza intestinale, fulminea, micidiale. Martedi: tutto il giorno a letto, febbre alta, sogni sconclusionati. Mercoledi: nevica debolmente, ancora febbre e spossatezza. Giovedi: alla sera tocca a Chiara, notte in bianco. Venerdi: la casa sembra il lazzaretto dei Promessi Sposi, medicinali (inutili) sparsi ovunque. Sabato: io sto molto meglio e faccio un giretto in bici; Chiara è ancora schiantata nel letto. Nonostante tutto Alessandro miracolosamente non si ammala: le dinamiche del contagio sono oscure e imperscrutabili. Oggi (domenica) compie otto anni e siccome la festa di compleanno con gli amichetti è saltata (la faremo la settimana prossima) decido di portarlo a fare un giro sulla neve. Piampaludo è ancora tutta bianca e sul versante nord del Beigua il manto oscilla tra i trenta e i quaranta centimetri. Lasciamo la macchina alla bell’e meglio dopo la Torbiera del Laione, proprio all’inizio del sentiero segnato con tre pallini gialli che porta all’Alta Via sopra Pratorotondo. Io metto le ciaspole e Alessandro - che non le ha - calza i “moon boot”. La tattica (tutta da verificare) è quella di spianargli la neve permettendogli di camminare senza sprofondare. Non nutro eccessiva fiducia in questo esperimento ma oggi - a differenza dei giorni passati - tutto sembra finalmente filare per il verso giusto, a cominciare dal fatto di trovare una traccia di ciaspole già bella pronta: io mi limito solo a ripassarla e a pestarla per bene e in tal modo Alessandro può procedere allegro e spedito
Settimana nient’affatto noiosa quella appena trascorsa. Lunedi: nevicata, forse la migliore dell’inverno; alla sera influenza intestinale, fulminea, micidiale. Martedi: tutto il giorno a letto, febbre alta, sogni sconclusionati. Mercoledi: nevica debolmente, ancora febbre e spossatezza. Giovedi: alla sera tocca a Chiara, notte in bianco. Venerdi: la casa sembra il lazzaretto dei Promessi Sposi, medicinali (inutili) sparsi ovunque. Sabato: io sto molto meglio e faccio un giretto in bici; Chiara è ancora schiantata nel letto. Nonostante tutto Alessandro miracolosamente non si ammala: le dinamiche del contagio sono oscure e imperscrutabili. Oggi (domenica) compie otto anni e siccome la festa di compleanno con gli amichetti è saltata (la faremo la settimana prossima) decido di portarlo a fare un giro sulla neve. Piampaludo è ancora tutta bianca e sul versante nord del Beigua il manto oscilla tra i trenta e i quaranta centimetri. Lasciamo la macchina alla bell’e meglio dopo la Torbiera del Laione, proprio all’inizio del sentiero segnato con tre pallini gialli che porta all’Alta Via sopra Pratorotondo. Io metto le ciaspole e Alessandro - che non le ha - calza i “moon boot”. La tattica (tutta da verificare) è quella di spianargli la neve permettendogli di camminare senza sprofondare. Non nutro eccessiva fiducia in questo esperimento ma oggi - a differenza dei giorni passati - tutto sembra finalmente filare per il verso giusto, a cominciare dal fatto di trovare una traccia di ciaspole già bella pronta: io mi limito solo a ripassarla e a pestarla per bene e in tal modo Alessandro può procedere allegro e spedito
 Passiamo dalla vecchia casa di Cian du Nì ...
Passiamo dalla vecchia casa di Cian du Nì ...
... e risaliamo il bosco di faggi inondato da un sole che già scalpita per l’arrivo della primavera
... e risaliamo il bosco di faggi inondato da un sole che già scalpita per l’arrivo della primavera
Solo in prossimità dello spartiacque il bel cielo azzurro risulta sporcato dalla nuvolaglia del “marino” che aggredisce la neve proprio come il sale morde il ghiaccio quando lo si sparge sulle strade
Solo in prossimità dello spartiacque il bel cielo azzurro risulta sporcato dalla nuvolaglia del “marino” che aggredisce la neve proprio come il sale morde il ghiaccio quando lo si sparge sulle strade
Una volta raggiunta l’Alta Via sopra Pratorotondo, facciamo dietro front ...
Una volta raggiunta l’Alta Via sopra Pratorotondo, facciamo dietro front ...
... e appena rientrati nel bosco ci fermiamo per una battaglia a palle di neve: Alessandro è scatenato e si diverte moltissimo
... e appena rientrati nel bosco ci fermiamo per una battaglia a palle di neve: Alessandro è scatenato e si diverte moltissimo
A Cian du Nì giochiamo invece a nascondino approfittando dei faggi maestosi, tra i quali quello gigantesco posizionato proprio in faccia alla casa. Le corse sulla neve molle per andare a liberarci sotto la piastrella del numero civico (la "tana", come la chiama Alessandro) sono veramente comiche: io, con le mie ciaspole, arranco come una tartaruga sulla spiaggia mentre Alessandro - che indubbiamente ci mette impegno - si muove nella neve con l’agilità di un bradipo
A Cian du Nì giochiamo invece a nascondino approfittando dei faggi maestosi, tra i quali quello gigantesco posizionato proprio in faccia alla casa. Le corse sulla neve molle per andare a liberarci sotto la piastrella del numero civico (la "tana", come la chiama Alessandro) sono veramente comiche: io, con le mie ciaspole, arranco come una tartaruga sulla spiaggia mentre Alessandro - che indubbiamente ci mette impegno - si muove nella neve con l’agilità di un bradipo
Intanto il “marino” rinforza ulteriormente e la neve si scioglierà nel giro di pochi giorni: ci sta, siamo a marzo; però oggi ce la siamo goduta tutta!
Intanto il “marino” rinforza ulteriormente e la neve si scioglierà nel giro di pochi giorni: ci sta, siamo a marzo; però oggi ce la siamo goduta tutta!
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