lemiegite
:
  home   /  data per data   /  i monti   /  gli anni '60  /   le traversate   /   lo sci  

HOME PAGE

www.escursioniliguria.it

Foto giro dei laghi di Sant’Anna di Vinadio 10 luglio 2023
Stefano, Alessandro
Il sole batte da poco sul complesso del Santuario di Sant’Anna di Vinadio (m. 2010), alla testata del vallone che dal fondovalle Stura sale al Colle della Lombarda. Sono le 8 in punto quando ci incamminiamo lungo la stradina asfaltata ...
Il sole batte da poco sul complesso del Santuario di Sant’Anna di Vinadio (m. 2010), alla testata del vallone che dal fondovalle Stura sale al Colle della Lombarda. Sono le 8 in punto quando ci incamminiamo lungo la stradina asfaltata ...
... che termina poco più in alto presso il “masso dell’Apparizione” (m. 2066). La giornata è splendida, calda e secca
... che termina poco più in alto presso il “masso dell’Apparizione” (m. 2066). La giornata è splendida, calda e secca
Seguiamo inizialmente la sterrata ex militare per poi imboccare a destra una bella mulattiera ...
Seguiamo inizialmente la sterrata ex militare per poi imboccare a destra una bella mulattiera ...
... che porta al Lago di Sant’Anna (m. 2166, ore 8.45)
... che porta al Lago di Sant’Anna (m. 2166, ore 8.45)
Alessandro è motivatissimo e porta con sè lo zainetto delle provviste
Alessandro è motivatissimo e porta con sé lo zainetto delle provviste
Costeggiata la sponda del lago ...
Costeggiata la sponda del lago ...
... riprendiamo a salire lungo una costa erbosa disseminata di massi e di detriti ...
... riprendiamo a salire lungo una costa erbosa disseminata di massi e di detriti ...
... raggiungendo l’intaglio del Passo di Tesina (m. 2393, ore 9.45)
... raggiungendo l’intaglio del Passo di Tesina (m. 2393, ore 9.45)
La mulattiera ex militare taglia ora a mezzacosta ...
La mulattiera ex militare taglia ora a mezzacosta ...
... gli speroni rocciosi della Testa Auta del Lausfer ...
... gli speroni rocciosi della Testa Auta del Lausfer ...
... e, dopo aver rimontato una grande colata di sfasciumi, ...
... e, dopo aver rimontato una grande colata di sfasciumi, ...
... guadagna la displuviale Stura-Tinea al Colle Saboulè (m. 2460, ore 10.30), presidiato da una tipica casermetta del Vallo Alpino
... guadagna la displuviale Stura-Tinea al Colle Saboulè (m. 2460, ore 10.30), presidiato da una tipica casermetta del Vallo Alpino
Lasciato a destra il sentiero per il Vallone della Guercia, ...
Lasciato a destra il sentiero per il Vallone della Guercia, ...
... procediamo in territorio francese verso i Laghi del Lausfer. Giù in basso, mimetizzata tra le rocce, scorgiamo una casamatta italiana (la linea di frontiera, prima del 1947, si spingeva fino al fondovalle Tinea): ...
... procediamo in territorio francese verso i Laghi del Lausfer. Giù in basso, mimetizzata tra le rocce, scorgiamo una casamatta italiana (la linea di frontiera, prima del 1947, si spingeva fino al fondovalle Tinea): ...
... Alessandro è elettrizzato, vuole visitarne l’interno
... Alessandro è elettrizzato, vuole visitarne l’interno
Una ripida discesa ci porta al pittoresco Lago Superiore del Lausfer (m. 2357) ...
Una ripida discesa ci porta al pittoresco Lago Superiore del Lausfer (m. 2357) ...
... dove, oltre i pali contorti e arrugginiti di un reticolato, ...
... dove, oltre i pali contorti e arrugginiti di un reticolato, ...
... sta la piastra corazzata annegata nel calcestruzzo in cui veniva ricavata la feritoia per la mitragliatrice. Accendo la torcia del telefonino ed entriamo nella casamatta. Dopo l’ingresso - posizionato in direzione opposta rispetto all’ipotetica linea di invasione - percorriamo un cunicolo a “S” (che evitava la possibilità di tiri di infilata verso l’interno dell’opera) e raggiungiamo la camera di combattimento. C’è freddo e umido e le pareti sono fradice d’acqua. Alessandro scruta affascinato dalle feritoie, vorrebbe fermarsi più a lungo. Esploriamo ancora un corridoio e poi usciamo a scaldarci al tepore del sole
... sta la piastra corazzata annegata nel calcestruzzo in cui veniva ricavata la feritoia per la mitragliatrice. Accendo la torcia del telefonino ed entriamo nella casamatta. Dopo l’ingresso - posizionato in direzione opposta rispetto all’ipotetica linea di invasione - percorriamo un cunicolo a “S” (che evitava la possibilità di tiri di infilata verso l’interno dell’opera) e raggiungiamo la camera di combattimento. C’è freddo e umido e le pareti sono fradice d’acqua. Alessandro scruta affascinato dalle feritoie, vorrebbe fermarsi più a lungo. Esploriamo ancora un corridoio e poi usciamo a scaldarci al tepore del sole
Rimontata una ripida china erbosa ci affacciamo ora sulla conca ...
Rimontata una ripida china erbosa ci affacciamo ora sulla conca ...
... che ospita i Laghi Inferiori del Lausfer
... che ospita i Laghi Inferiori del Lausfer
Il sentiero riguadagna la cresta di spartiacque al Colle del Lausfer (confine Francia-Italia, m. 2430, ore 11.30). Qui ci fermiamo a mangiare dentro la stazione di arrivo della teleferica militare che saliva in più tronchi da Pratolungo di Vinadio
Il sentiero riguadagna la cresta di spartiacque al Colle del Lausfer (confine Francia-Italia, m. 2430, ore 11.30). Qui ci fermiamo a mangiare dentro la stazione di arrivo della teleferica militare che saliva in più tronchi da Pratolungo di Vinadio
Presso la casermetta difensiva situata a ridosso del passo riposano alcuni stambecchi ma non appena proviamo ad avvicinarci si ritirano subito sui roccioni retrostanti. Alessandro mi indica un cucciolo (nella foto) che si arrampica con straordinaria agilità. Poi però dobbiamo allontanarci in tutta fretta perché, muovendosi, cominciano a far rotolare giù dei sassi
Presso la casermetta difensiva situata a ridosso del passo riposano alcuni stambecchi ma non appena proviamo ad avvicinarci si ritirano subito sui roccioni retrostanti. Alessandro mi indica un cucciolo (nella foto) che si arrampica con straordinaria agilità. Poi però dobbiamo allontanarci in tutta fretta perché, muovendosi, cominciano a far rotolare giù dei sassi
Oltre il valico si scende in diagonale con lieve pendenza ai margini di una conca di sfasciumi ...
Oltre il valico si scende in diagonale con lieve pendenza ai margini di una conca di sfasciumi ...
... mentre in basso appare il Lago di Sant'Anna incontrato all’inizio della gita
... mentre in basso appare il Lago di Sant'Anna incontrato all’inizio della gita
Dopo un breve tratto protetto da una fune d’acciaio ...
Dopo un breve tratto protetto da una fune d’acciaio ...
... e una passerella di legno che permette di superare un passaggio altrimenti molto esposto, ...
... e una passerella di legno che permette di superare un passaggio altrimenti molto esposto, ...
... la mulattiera procede a mezzacosta su scoscesi pendii detritici ...
... la mulattiera procede a mezzacosta su scoscesi pendii detritici ...
... fino a raggiungere la sterrata militare che sale dal santuario. In un ripiano erboso si scorgono ancora resti di ruderi tra i quali era posizionata la “Batteria di Passo Sant’Anna”
... fino a raggiungere la sterrata militare che sale dal santuario. In un ripiano erboso si scorgono ancora resti di ruderi tra i quali era posizionata la “Batteria di Passo Sant’Anna”
Il complesso del santuario non è lontano. Seguendo un po’ la rotabile e un po’ le scorciatoie che tagliano i numerosi tornanti, ...
Il complesso del santuario non è lontano. Seguendo un po’ la rotabile e un po’ le scorciatoie che tagliano i numerosi tornanti, ...
... arriviamo al piccolo Lago del Colle di Sant’Anna (m. 2155, da non confondere con il Lago di Sant’Anna)
... arriviamo al piccolo Lago del Colle di Sant’Anna (m. 2155, da non confondere con il Lago di Sant’Anna)
Alessandro è stanco ma ormai manca davvero poco ...
Alessandro è stanco ma ormai manca davvero poco ...
... e alle 13.45, dopo quasi sei ore di cammino, terminiamo questa bella gita
... e alle 13.45, dopo quasi sei ore di cammino, terminiamo questa bella gita
Ci aspettano adesso quattro ore di macchina per tornare a casa: un viaggio estenuante fatto di migliaia di curve e di non so quante rotonde, con il sole che ti tormenta e ti trafigge attraverso i finestrini e l’aria condizionata che non riesce a tenere a bada la gran calura. Mi consolo pensando che oggi ne è valsa proprio la pena
Ci aspettano adesso quattro ore di macchina per tornare a casa: un viaggio estenuante fatto di migliaia di curve e di non so quante rotonde, con il sole che ti tormenta e ti trafigge attraverso i finestrini e l’aria condizionata che non riesce a tenere a bada la gran calura. Mi consolo pensando che oggi ne è valsa proprio la pena
lemiegite :   home   /  data per data   /  i monti   /  gli anni '60  /   le traversate   /   lo sci