Le nevicate di lunedi 4 e di venerdi 8 dicembre in Val d’Orba si sono rivelate poco consistenti e hanno accumulato complessivamente non più di 30 cm a ridosso del crinale; molto meno in bassa valle dove i centimetri si sono potuti contare sulle dita di una mano. Peccato perché la neve caduta è stata di ottima fattura, leggera e asciutta.
Approfittando della bella mattinata di sole, colgo la palla al balzo: prendo ciaspole e bastoncini e vado con la macchina fin quasi alla Torbiera del Laione sopra Piampaludo. Dal Laione - ciaspole ai piedi - raggiungo l’antica cascina di Cian du Nì con il suo grande faggio secolare e poi salgo liberamente nel bosco fino a sbucare sul crinale presso l’anticima orientale del Beigua. Il panorama è suggestivo con il sole che filtra tra le nuvole in movimento e con il mare che si chiazza qua e là di luce accecante e di ombre plumbee e cupe.
In discesa seguo invece un vecchio sentiero nel bosco che percorrevo da bambino e che adesso riesco a individuare grazie a una traccia di ciaspole e ad alcuni segnali gialli catarifrangenti apposti sugli alberi. L’ambiente è ovattato e natalizio, con i faggi ammantati di neve e con un manto soffice e polveroso in cui le ciaspole affondano dolcemente alzando a ogni passo bianche nuvolette. Con una variante nel finale lascio alla mia destra la casa di Cian du Nì e sbuco sulla strada presso il ponticello sopra il Laione.
Come si usa dire: buona la prima! (sperando ovviamente che non sia l’unica ciaspolata della stagione) |