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Foto Sentieri Napoleonici del Beigua 18 luglio 2016
Gianni, Franca
Dopo un anno e mezzo (era il 2 gennaio 2015) torniamo a percorrere i due Sentieri Napoleonici del Beigua, segnati con la feluca napoleonica stilizzata rossa (sentiero n.1 sul versante marittimo) e gialla (sentiero n.2 sul versante padano): su questi percorsi storia e belle vedute panoramiche si intrecciano. Li avevamo fatti per la prima volta in una limpida e fredda giornata invernale, li ripetiamo oggi in una bella e calda giornata d’estate. Partiamo dall’area picnic Pian di Stella (ore 9,10) poco sotto la cima del Beigua e iniziamo con il Sentiero Rosso, che seguiremo in senso antiorario, incamminandoci lungo la bella sterrata a lato della prateria. L’alta Croce del Beigua spunta in alto sulla nostra destra, appena al di sopra della fitta cortina di alberi

Dopo un anno e mezzo (era il 2 gennaio 2015) torniamo a percorrere i due Sentieri Napoleonici del Beigua, segnati con la feluca napoleonica stilizzata rossa (sentiero n.1 sul versante marittimo) e gialla (sentiero n.2 sul versante padano): su questi percorsi storia e belle vedute panoramiche si intrecciano. Li avevamo fatti per la prima volta in una limpida e fredda giornata invernale, li ripetiamo oggi in una bella e calda giornata d’estate. Partiamo dall’area picnic Pian di Stella (ore 9,10) poco sotto la cima del Beigua e iniziamo con il Sentiero Rosso, che seguiremo in senso antiorario, incamminandoci lungo la bella sterrata a lato della prateria. L’alta Croce del Beigua spunta in alto sulla nostra destra, appena al di sopra della fitta cortina di alberi

In breve ci troviamo al bivio per Costa la Corma che scende verso sud tra rocce e pini. L’aria è calda e immobile, un tappeto di nuvole si appoggia sul mare e sopra il tappeto si disegna il profilo grigio delle Marittime. La neve che Stefano ha incontrato pochi giorni fa è già sparita
In breve ci troviamo al bivio per Costa la Corma che scende verso sud tra rocce e pini. L’aria è calda e immobile, un tappeto di nuvole si appoggia sul mare e sopra il tappeto si disegna il profilo grigio delle Marittime. La neve che Stefano ha incontrato pochi giorni fa è già sparita
A Costa la Corma c’è il primo cippo con la storia dei fatti d’arme del 12 aprile 1800: qui si fermò l’impeto del contrattacco dei soldati francesi di fronte alla resistenza degli austriaci che occupavano la posizione del Monte Cavalli
A Costa la Corma c’è il primo cippo con la storia dei fatti d’arme del 12 aprile 1800: qui si fermò l’impeto del contrattacco dei soldati francesi di fronte alla resistenza degli austriaci che occupavano la posizione del Monte Cavalli
Torniamo sui nostri passi risalendo la costa fino al punto di massima elevazione ...
Torniamo sui nostri passi risalendo la costa fino al punto di massima elevazione ...
... e prendiamo il sentiero che si stacca sulla nostra sinistra per scendere verso la Rocca Becciavè, un piccolo rilievo roccioso che si alza sul bosco e che oggi ci regala un panorama sfocato, stanco, come sempre succede nelle afose giornate estive
... e prendiamo il sentiero che si stacca sulla nostra sinistra per scendere verso la Rocca Becciavè, un piccolo rilievo roccioso che si alza sul bosco e che oggi ci regala un panorama sfocato, stanco, come sempre succede nelle afose giornate estive
Una larga mulattiera scende ora nella folta e ombrosa faggeta, attraversa la strada asfaltata Alpicella-Beigua, la sfiora nella sua discesa verso sud, svolta a est con un dolce falsopiano e incontra la deviazione per il Monte Cavalli
Una larga mulattiera scende ora nella folta e ombrosa faggeta, attraversa la strada asfaltata Alpicella-Beigua, la sfiora nella sua discesa verso sud, svolta a est con un dolce falsopiano e incontra la deviazione per il Monte Cavalli
Non riconosco quasi il breve crinale che ci accompagna alla cima, d’inverno appena punteggiato dal verde dei pini tra il grigio delle rocce, oggi ricoperto da un fitto manto di faggi e di sorbi
Non riconosco quasi il breve crinale che ci accompagna alla cima, d’inverno appena punteggiato dal verde dei pini tra il grigio delle rocce, oggi ricoperto da un fitto manto di faggi e di sorbi
Sulla cima il secondo cippo racconta dei 3000 soldati austriaci che qui resistettero e respinsero il contrattacco francese
Sulla cima il secondo cippo racconta dei 3000 soldati austriaci che qui resistettero e respinsero il contrattacco francese
Un vapore leggero sale nella conca che ci divide dalla cima del Beigua, nuvole bianche compatte si stendono a occidente. Siamo nel punto più a sud del tracciato (ore 11)
Un vapore leggero sale nella conca che ci divide dalla cima del Beigua, nuvole bianche compatte si stendono a occidente. Siamo nel punto più a sud del tracciato (ore 11)
Lasciandoci alle spalle il Monte Cavalli torniamo alla deviazione e questa volta puntiamo dritti verso nord infilandoci nel bosco che sale ripido, attraversa la strada e ci riporta a Pian di Stella. Il primo percorso è terminato
Lasciandoci alle spalle il Monte Cavalli torniamo alla deviazione e questa volta puntiamo dritti verso nord infilandoci nel bosco che sale ripido, attraversa la strada e ci riporta a Pian di Stella. Il primo percorso è terminato
(ore 11,40) Ci aspetta il secondo, quello che si sviluppa sulle pendici nord del Beigua. Il segnavia, che ora è diventato giallo, ci accompagna alla Sella del Beigua, ricalca l’Alta Via ...
(ore 11,40) Ci aspetta il secondo, quello che si sviluppa sulle pendici nord del Beigua. Il segnavia, che ora è diventato giallo, ci accompagna alla Sella del Beigua, ricalca l’Alta Via ...
... e l’abbandona temporaneamente al bivio per il Monte Ermetta per compiere una lunga appendice ...
... e l’abbandona temporaneamente al bivio per il Monte Ermetta per compiere una lunga appendice ...
... che tocca dapprima il Bric Veciri, dove troviamo il terzo cippo ...
... che tocca dapprima il Bric Veciri, dove troviamo il terzo cippo ...
... e i resti di una trincea, ...
... e i resti di una trincea, ...
... e poi l’Ermetta, il punto più a nord del tracciato. Grandi E bianche sono disegnate sui massi insieme al cappello di Napoleone
... e poi l’Ermetta, il punto più a nord del tracciato. Grandi E bianche sono disegnate sui massi insieme al cappello di Napoleone
(ore 12,30) Ermetta: la croce in ferro e la bella rosa dei venti dominano il vasto panorama che nelle giornate limpide è superlativo. Oggi il profilo del lontano arco alpino sembra stemperarsi nell’aria calma e calda, tanto calda nel sole accecante che mi dimentico di fotografare il quarto cippo.
(ore 12,30) Ermetta: la croce in ferro e la bella rosa dei venti dominano il vasto panorama che nelle giornate limpide è superlativo. Oggi il profilo del lontano arco alpino sembra stemperarsi nell’aria calma e calda, tanto calda nel sole accecante che mi dimentico di fotografare il quarto cippo.
Eppure, in quei lontani 11 e 12 aprile del 1800, c’erano neve e gelo e gli affamati soldati di Napoleone dovettero resistere all’attacco austriaco riparandosi appena dietro ai massi
Scendiamo a riguadagnare l’Alta Via, ...
Scendiamo a riguadagnare l’Alta Via, ...
... la percorriamo verso ponente per un altro tratto ...
... la percorriamo verso ponente per un altro tratto ...
... e un po’ oltre la croce ...
... e un po’ oltre la croce ...
... svoltiamo a sinistra per scendere a incrociare il sentiero che sale da Santa Giustina. Il nostro segnavia svolta ancora a sinistra ...
... svoltiamo a sinistra per scendere a incrociare il sentiero che sale da Santa Giustina. Il nostro segnavia svolta ancora a sinistra ...
... affiancandosi al cerchio rosso che lo accompagnerà, nel folto del bosco, fino alla Croce del Beigua. E’ il tratto meno evidente del percorso, quello dove il taglio dell’erba è stato meno curato
... affiancandosi al cerchio rosso che lo accompagnerà, nel folto del bosco, fino alla Croce del Beigua. E’ il tratto meno evidente del percorso, quello dove il taglio dell’erba è stato meno curato
(ore 14) – Siamo arrivati, l’area picnic di Pian di Stella è vicina, i nostri due anelli si chiudono dopo averci regalato una bella e interessante giornata. Il navigatore mi dice che abbiamo percorso 12 chilometri su quattro ore e venti di cammino effettivo
(ore 14) – Siamo arrivati, l’area picnic di Pian di Stella è vicina, i nostri due anelli si chiudono dopo averci regalato una bella e interessante giornata. Il navigatore mi dice che abbiamo percorso 12 chilometri su quattro ore e venti di cammino effettivo
I tracciati dell'escursione rilevati con il gps.
I tracciati dell'escursione rilevati con il gps.
Itinerario rosso: partenza dall'area picnic "Pian di Stella" (poco sotto la cima del Beigua sul versante sud, m. 1220) - Costa la Corma (Cippo N.1) - Rocca Becciavè (m. 1175) - Giare dell'Olio - Monte Cavalli (Cippo N.2, m. 1114) - Pian di Stella.
Itinerario giallo: partenza dall'area picnic "Pian di Stella" (m. 1220) - Sella del Beigua (m. 1251) - Bric Veciri (Cippo N.3, m. 1264) - Monte Ermetta (Cippo N.4, m. 1267) - Alta Via in direzione del Giovo fino a quota 1194 - Valle del Sansobbia (tratto in comune con il segnavia cerchio rosso proveniente da Stella Santa Giustina) - Croce del Beigua (m. 1267) - Sella del Beigua (m. 1251) - Pian di Stella
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