31 agosto 2014 - CIMA CARS da Pian delle Gorre
Stefano
Seconda gita di fila in Val Pesio, questa volta alla Cima Cars salendo per il Vallone di Serpentera. Tempo insipido, nè brutto nè bello, con sole a tratti e nuvolaglia fastidiosa che compromette il panorama: del resto, giornate come questa sono il meglio che sa offrire questa estate davvero deludente.
Parto da Pian delle Gorre (m. 1030) e mi incammino lungo la sterrata ex-militare che si inoltra nel Vallone del Saut. Dopo pochi minuti imbocco sulla sinistra una bella mulattiera (segnavia H6) che sale ripida a tornanti in uno splendido bosco di abete bianco e qualche latifoglia. Raggiungo così l’ampia radura di Pian del Creus (m. 1296) ai margini del quale si trova il rifugio privato Villa Soche.
Trascurato il bivio a destra per il Gias sottano di Sestrera, costeggio il prato sul lato nord attraversando poi il corso d’acqua su di un ponticello in legno. Dopodichè proseguo lungo il Vallone di Serpentera entrando in un bel bosco misto di faggi e abeti dove il sentiero riprende a salire con maggior decisione. Una serie di tornanti conduce nuovamente allo scoperto ormai in vista del Gias Madonna (m. 1653).
Lascio sulla destra l’itinerario per il Rifugio Garelli e continuo a salire al centro del vallone raggiungendo in breve il Gias soprano di Serpentera (m. 1796).
Sopra l’alpeggio prendo sulla sinistra una traccia che taglia a mezzacosta il ripido versante sud-ovest della Cima Cars e che sbuca al Colletto Pellerina (m. 1978) sulla cresta che da Punta Bartivolera sale alla Cima Cars.
Al passo abbandono il sentiero e rimonto l'ampio costone prativo raggiungendo così la sommità della Cars (m. 2204). Nuvole e brandelli di nebbia mi negano purtroppo il panorama in ogni direzione: peccato.
Al ritorno seguo lo stesso itinerario e sotto un sole un po’ più convinto arrivo al Colletto Pellerina. Mi lascio definitivamente alle spalle la Cima Cars, cupamente in ombra, e a passo spedito scendo al Pian del Creus sui cui splende finalmente un bel sole caldo e rigenerante.
Infine rilassante discesa nella quiete del bosco e rientro al Pian delle Gorre oggi molto meno affollato della scorsa settimana.
Domani è il primo settembre e con l’inizio dell’autunno meteorologico si chiude finalmente l’estate più perturbata che io ricordi.
16 luglio 2011 - CIMA CARS dal Ponte Murato (Rastello)
Stefano
I bollettini meteo prevedevano per oggi una giornata di tempo incerto e così ho optato per un'escursione breve in Valle Ellero. Sono partito alle 7 dal Ponte Murato sopra Rastello e mi sono incamminato lungo la strada pastorale che conduce al Rifugio Mondovì. Il cielo è quasi sereno ma è un azzurro fugace: poco più in basso, all'imbocco della valle, fanno capolino bassi nuvoloni che minacciano di risalire da un momento all'altro. Di conseguenza forzo l'andatura ed in poco più di mezz'ora raggiungo il bivio per il Casino del Cars. Alle 7.55 arrivo al piccolo Rifugio Comino e in altri 5 minuti di cammino raggiungo la sommità dello spartiacque Pesio-Ellero in prossimità dei ruderi del Casino del Cars. A questo punto piego verso nord e mi dirigo verso l'imbocco della grande conca carsica (il Gavi) che si apre sul versante settentrionale della Cima Cars. Procedo tra belle fioriture e cespugli di rododendri ancora in fiore fino ad arrivare in vista di una delle tanti croci che cingono la Cima Cars qualche decina di metri sotto la massima elevazione. Alle 8.50 sono in vetta. A precipizio sotto di me corre il lungo a ampio vallone dell'Ellero mentre gettando lo sguardo dalla parte del Pesio si può ancora ammirare la spettacolare bastionata nord del Marguareis prima che si chiuda definitivamente il bianco sipario di nubi. Durante la discesa è un continuo alternarsi di folate di nebbia e di raggi di sole che cercano di perforarla. Alle 10.45 faccio ritorno alla macchina al Ponte Murato.