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9 giugno 2011 da Curenna
9 ottobre 2010 da Nasino

9 giugno 2011 - M. CASTELL'ERMO e M. NERO da Curenna

Franco, Lodovico, Paola, Renato, Elio, Claudio, Cesare, Angela, Gianni, Franca, Sara

Il tempo incerto ci ha fatto scegliere una cima minore ma quando ad Albenga troviamo il cielo interamente sereno ci illudiamo che il Castell'Ermo ci possa regalare un bel panorama sulla valle Pennavaira e sulla val d'Arroscia. Invece ...
Ben presto arrivano le nuvole e poi la nebbia e poi la pioggia (poca).
Ma andiamo con ordine: partiti alle 8,55 da Curenna, uno dei tanti paesini della val d'Arroscia, seguiamo la X rossa che sale nel bosco e incrocia più volte la sterrata per Colla d'Onzo.
Da Colla d'Onzo una ripida salita ci porta al colletto con la bella chiesetta di San Calogero.
Una sosta per le foto e svoltiamo a destra per seguire il triangolo rosso che, perdendo quota, arriva alla depressione tra il Castell'Ermo e il monte Nero e poi sale alla cima del monte Nero.
Alle 11,15 siamo sulla cima segnata da una semplice scritta sulla pietra. La vista, che potrebbe essere bellissima, è zero.
Torniamo sui nostri passi fino all'intaglio e poi alla chiesetta di San Calogero. Da qui al Castell'Ermo il percorso è breve.
Alle 12 la croce emerge dalla nebbia e poco dopo il gruppetto si raccoglie intorno per la foto.
Uno sguardo fugace verso i precipizi del Castell'Ermo inghiottiti dalla nebbia ed è l'ora di pranzo. Troviamo riparo dalla pioggia leggera sotto il porticato della chiesetta.
Alle 13 ripartiamo, armi e bagagli, alla volta di Curenna mentre la pioggia, stanca di accompagnarci, ci abbandona presto.


9 ottobre 2010 - M. CASTELL’ERMO da Nasino

Stefano

In una giornata tipicamente autunnale ho deciso di andare sul Castell’Ermo (monte per me nuovo) posto sulla dorsale tra Arroscia e Pennavaira a sud dello spartiacque.
Mentre i versanti padani ed il crinale erano ricoperti dalla nebbia sul Castell’Ermo splendeva il sole.
Partito alle 8.45 da Nasino sono salito lungo il sentiero che conduce alla Colla d’Onzo.
Da qui, seguendo una comoda mulattiera, ho raggiunto bella chiesetta di San Calogero dalla quale si vede la croce del Castell’Ermo.
Alle 9.15 sono arrivato in vetta.
Tutto il crinale ad est del Pizzo d’Ormea era incappucciato dalle nubi: solamente il Pizzo e le cime superiori ai 2200 mt. si elevavano sopra le nuvole.
Sul nodo del Saccarello fino alla Bertrand splendeva invece il sole, grazie alla protezione del Marguareis che fungeva da sbarramento contro le nubi risalenti dalla pianura.
Bella vista su Nasino e sulla Valle Pennavaira.
Sotto la vetta, sullo strapiombante versante nord, si elevano gli arditi ed imponenti torrioni rocciosi.
In discesa ho seguito lo stesso itinerario ed alle 10.45 sono arrivato alla macchina (al ritorno, nella piccola frazione di Borgo, sono stato aggredito da un cane: soltanto dopo avergli sferrato due buone bastonate sono riuscito a fatica a passare).

 

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