26 novembre 2011 - M. PENELLO e PUNTA MARTIN da Acquasanta
Stefano
Dopo quasi 18 anni sono tornato all’Acquasanta per un breve e panoramico anello sulle belle montagne di Genova. Sono partito dal piazzale del Santuario e ho percorso le crose che salgono alla stazione ferroviaria.
Tempo addietro l’itinerario per la Punta Martin attraversava i binari qualche centinaio di metri ad ovest della stazione. Adesso, dopo che le ferrovie hanno vietato l’attraversamento dei binari (sbarrando il sentiero con una rete metallica), occorre seguire una stradina asfaltata che passa sopra la galleria del treno e che si ricongiunge con il percorso originario al Piano Pezzolo.
Dal Piano Pezzolo ho seguito la mulattiera, sede di un’antica Decauville di servizio alle cave di pietra, che si inoltra nel selvaggio Vallone del Rio Baiardetta fino al bivio in località Gazeu: qui si incontra la biforcazione tra l’itinerario per la Punta Martin (segnavia linea-punto rossa) ed il Sentiero Frassati (segnavia F ed F1).
Ho svoltato a destra sul Sentiero Frassati e alla successiva diramazione di Fontanin ho imboccato a sinistra il tracciato F1 che rimonta l’aspro versante nord-occidentale della Baiarda. In alto il sentiero affronta uno spettacolare mezzacosta a precipizio sul Rio Baiardetta (difficoltà EE): in questo tratto sono presenti alcune funi d’acciaio che possono rendersi utili in caso di terreno sdrucciolevole.
Un bellissimo sole mi ha accolto sul crinale che si innalza tra i torrenti della Baiardetta e dei Condotti. In breve ho raggiunto la graziosa Cappellina della Baiarda posta su una terrazza panoramica sopra la Punta Pietralunga.
Dalla Cappellina ho percorso tutta la dorsale che conduce al Monte Penello: le rocce, le vaste praterie punteggiate di radi pini mughi conferiscono al paesaggio un aspetto da “far west”.
Al Penello cambio di direzione di novanta gradi e rotta per la Punta Martin che, anche da questo punto di osservazione, non perde nulla della sua eleganza.
Il punto di forza di questo itinerario è la sua grande panoramicità: guai a percorrerlo con la nebbia perchè l’orientamento sarebbe estremamente problematico. Oggi la visibilità è ottima e permette alla vista di spaziare dalle Liguri alle montagne dell’Aveto.
Dopo una breve sosta in vetta alla Punta Martin ho imboccato la ripida traccia per l’Acquasanta (segnavia linea-punto rossa) che percorre più o meno fedelmente l’articolato crestone sud-occidentale della montagna. Al bivio del Gazeu, poco a valle del guado della Baiardetta, ho chiuso l’anello.
Con camminata tranquilla ho raggiunto il Piano Pezzolo e da qui sono sceso direttamente sui binari seguendo il percorso di una volta. Dopo aver attraversato la ferrovia (da non fare assolutamente!) ho proseguito per la stazione e da qui, per crose, ho fatto ritorno al santuario e alla macchina.
30
novembre 1984 - PUNTA MARTIN da Acquasanta
Tempo
buono. Lunga e ripida salita. In vetta sole e pochissimo vento: si
stava bane. La discesa è sembrata ancora più lunga della
salita. Una bella gita.