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20 giugno 2013 da Ventarola
10 maggio 2012 da Ventarola
18 dicembre 2011 da Ventarola
17 novembre 2011 da Pianezza per Pian dei Ratti
14 ottobre 2010 da Pianezza per Pian dei Ratti
8 luglio 2010 da Ventarola
8 ottobre 2009 da Pian dei Ratti per Pianezza
18 settembre 2008 da Pian dei Ratti per Pianezza
2 novembre 2007 da Pian dei Ratti per Pianezza
5 ottobre 2006 da San Colombano Certenoli per Pianezza
29 settembre 2005 da Pianezza per Pian dei Ratti
25 novembre 2004 da Pianezza per San Colombano Certenoli
17 aprile 2003 da Pian dei Ratti per Pianezza
4 ottobre 2000 da Pian dei Ratti per il Passo della Forcella
18 novembre 1998 da Ventarola
14 maggio 1989 da Prati di Mezzanego
8 gennaio 1989 da Pian dei Ratti per Pianezza
24 maggio 1986 da Ventarola
12 maggio 1985 da Ventarola
14 ottobre 1984 da Ventarola
9 ottobre 1983 da Ventarola

20 giugno 2013 – M. RAMACETO da Ventarola

Sara, Gianni, Franca


Guardo il cielo: sereno con qualche striatura bianca. Una mucca lecca il muso al suo vitellino.  Case in pietra, un rifugio, un ponticello in legno,  Ventarola è un antico borgo di montagna immerso nel verde e bagnato da due rii che scorrono placidi al livello dei prati.
Poco prima delle 8 partiamo e seguiamo il triangolo giallo pieno fino al bivio per il Passo della Crocetta. Poi l’abbandoniamo e su sterrata arriviamo al passo dove incontriamo le bandierine bianco-rosse dell’Alta Via.
Il sentiero entra nel bosco e sale lungo l’articolata e panoramica cresta del Liciorno. La temperatura è mite e un bel venticello rinfresca l’aria. La conca verde  su cui è adagiato il paese di Cichero è circondata dalla muraglia del Ramaceto.
Alle 10 e mezza siamo alla Cappelletta. Il panorama a 360 gradi oggi non è eccezionale per la foschia sul mare e qualche nuvola verso ovest.  E’ presto per mangiare. Scendiamo. Questa volta seguendo per intero il triangolo giallo che alla Bocca di Fea svolta a destra (est) nel bosco e prosegue lungo il corso del Liciorno.
Intanto è passato mezzogiorno e in prossimità di un guado ci fermiamo a fare colazione.  Sara scopre alcuni sentieri che ancora non compaiono sulle mappe “open” caricate sul suo navigatore GPS: un buon motivo per tornare e registrare le tracce per poi mapparli attraverso  OpenStreetMap.
Alle 13 riprendiamo il cammino lungo il ruscello che divide la valle la cui parte più aperta è adagiata su dolci declivi prativi. Così facciamo conoscenza con le mucche Cabannine, razza tipica dell’Aveto e in particolare della zona di Cabanne. Di colore castano, taglia medio piccola, si riconoscono per la striscia chiara sul dorso, dalla testa alla coda.
Il cielo intanto si è rannuvolato. Cielo a pecorelle acqua a catinelle. Ma solo qualche goccia stilla dalle nuvole e subito evapora. Noi torniamo tranquillamente verso Ventarola dove l’omonimo rio e il Liciorno che stiamo seguendo  confluiscono. Qui concludiamo la piacevole camminata.


10 maggio 2012 - M. RAMACETO da Ventarola

Cesare, Chiara, Angela, Sara, Renato, Mauro, Paola, Pino, Bruno, Gianni, Franca

Dopo le curve del Passo della Scoglina l'auto attraversa i pascoli di Parazzuolo: una leggera nebbiolina sale dai prati, segno certo che il tempo sarà splendido.
Noi ci rechiamo al vicino e antico borgo di Ventarola per percorrere un largo anello che ci porterà sul Monte Ramaceto. I colori della primavera sono dappertutto.
Alle 8,30 lasciamo l'abitato di Ventarola con l'intenzione di seguire il segnavia A6 (Anello del Liciorno) ma lo spesso strato di fango che invade il sentiero ci consiglia di superare il ponticello e proseguire sulla sterrata per poi deviare a destra più avanti. Ben presto però dobbiamo fare i conti con i guadi che ci offrono qualche emozione ... e un bagno fuori programma per due di noi.
Il verde smagliante del bosco e lo scorrere placido dell'acqua ci regalano quadretti da favola.
Alle 10 siamo ai Casoni di Arena dove incontriamo i segni dell'Alta Via. Li seguiamo raggiungendo prima il passo di Rondanara o Ventarola Nord e, più avanti, il passo di Ventarola Sud.
Sempre nel bosco il sentiero si dirige verso sud per sbucare allo scoperto alla Bocca di Feia e poi inerpicarsi ripido fino alla Cappelletta del Ramaceto (12,20).
Stop. Pausa. I panni bagnati nei guadi traditori vengono messi ad asciugare al sole. Dagli zaini spuntano panini e leccornie che il sole caldo ci fa gustare con calma e soddisfazione.
L'Anello del Liciorno, che stiamo seguendo con qualche variante, è ancora lungo. Dalla cima ovest del Ramaceto percorriamo la cresta est. La Cappelletta già lontana ci appare tra le fronde degli alberi mentre nel bosco saliamo al punto più elevato della montagna dove un dischetto arrugginito su di un cippo in cemento segna il punto trigonometrico della vera cima del Ramaceto.
Proseguiamo lungo la panoramica Cresta del Liciorno. Sotto di noi, a sud, la verde piana di Cichero.
Terminato il tratto di crinale ci ritroviamo, alle 15, al passo della Crocetta.
In pochi minuti raggiungiamo il Passo della Colletta dove svoltiamo a sinistra e abbandoniamo l'Alta Via.
Il percorso ci regala ancora paesaggi notevoli: prati che sembrano tosati, le acque limpidissime del Liciorno e infine il bel rifugio Ventarola (ore16).
Una gita di circa 16 chilometri, che si snoda in quota senza grosse pendenze, in un ambiente vario e suggestivo.


18 dicembre 2011 - M. RAMACETO da Ventarola

Gianni, Franca, Stefano

Oggi giornata di freddo pungente: al primo mattino, nella conca del Parazzuolo in alta Val d'Aveto, la temperatura segnava -7°C.
Siamo partiti dall'antica borgata di Ventarola alle 8.20 e abbiamo seguito la carrareccia che procede pianeggiante lungo la valle del Torrente Liciorno tra pascoli recintati coperti di brina.
In località Quadrivio della Crocetta abbiamo abbandonato la mulattiera per la Bocca di Feia e siamo saliti a sinistra lungo una sterrata che ci ha portato in breve al Passo della Crocetta d'Acero sul crinale di spartiacque Aveto-Sturla.
Dal Passo della Crocetta abbiamo seguito l'Alta Via che risale in direzione sud il boscoso spartiacque fino al punto nodale di quota 1277 sul quale convergono i vertici delle valli Aveto, Sturla e Cicana.
Al nodo orografico di quota 1277 il crinale piega decisamente ad occidente: inizia qui la bella Cresta del Liciorno che sul lato nord è ricoperta di faggi mentre a sud precipita con uno scosceso pendio sulla conca di Cichero.
Con un continuo saliscendi tra boschetti e strati di arenaria siamo giunti sulla cima principale del Monte Ramaceto. Bellissima la vista sul mare: Nonostante il cielo sia coperto la visibilità è comunque ottima.
Dalla massima elevazione del Ramaceto abbiamo proseguito lungo la cresta sommitale che offre scorci panoramici davvero notevoli arrivando così alla cappelletta posta sulla vetta sud-occidentale del Monte Ramaceto (ore 10.45). Alle spalle della Madonnina il cielo plumbeo si confonde col mare mentre a destra si protende nitido il promontorio di Portofino.
Dalla Cappelletta del Ramaceto siamo scesi lungo l'ampia dorsale erbosa fino alla Bocca di Feia sullo spartiacque Fontanabuona-Aveto. Poi abbiamo svoltato a destra sulla mulattiera segnata con il triangolo giallo e, dopo alcuni guadi un po' avventurosi, abbiamo chiuso l'anello al Quadrivio della Crocetta. Infine, con percorso pianeggiante attraverso i pascoli, siamo tornati alla frazione di Ventarola (ore 12.45) dove si trova l'omonimo rifugio ricavato in un edificio in pietra (risalente al 1631) opportunamente ristrutturato dal Parco dell'Aveto.


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24 maggio 1986 - M. RAMACETO da Ventarola

Gianni Stefano Franca

Tempo estivo. Al ritorno c'è stato un grande acquazzone e ci siamo bagnati fino alle ossa.

 

12 maggio 1985 - M. RAMACETO da Ventarola

Gianni Stefano Franca Giulio Mariateresa Paola

Tempo brutto con pioggia leggera. Molta nebbia in vetta e umidità. Siamo tornati a casa presto.

 

14 ottobre 1984 - M. RAMACETO da Ventarola

Gianni Stefano Franca

Tempo bello, molto caldo nel pomeriggio, visibilità scarsa. Abbiamo visto un vitellino nato da due ore.

 

9 ottobre 1983 - M. RAMACETO da Ventarola

Gianni, Stefano, Franca

Il tempo nebbioso non ci ha permesso di vedere molto del bel paesaggio verso Ventarola. Molti pascoli e mucche. Gita bella e poco faticosa. Per arrivare in vetta abbiamo impiegato 2 ore e 10.

 

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